|
31: Acque stagnanti
3130: Acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli Isoëto-Nanojuncetea
Oligotrophic to mesotrophic standing waters with vegetation of the Littorelletea uniflorae and/or of the Isoëto-Nanojuncetea
 | Eryngium barrelieri su fondale argilloso in disseccamento in Puglia (LE), P. Ernandes |
 | Aspetto a Sparganium angustifolium sul Lago delle Nassere (Lagorai, TN), C. Lasen |
Codice CORINE Biotopes
22.12 - Mesotrophic waters 22.31 - Northern perennial amphibious communities - Littorelletalia 22.32 - Northern dwarf annual amphibious swards - Cyperetalia fusci (Nanocyperetalia)
Sono evidenziati in grassetto i codici già indicati nel Manuale EUR/27.
Codice EUNIS
C1.2 - Permanent mesotrophic lakes, ponds and pools C3.4 - Species-poor beds of low-growing water-fringing or amphibious vegetation C3.5 - Periodically inundated shores with pioneer and ephemeral vegetation
Regione biogeografica di appartenenza
Continentale, Alpina (Alp), Mediterranea
(fonte:Reference lists) Evidenziare se viene fatto un ampliamento rispetto alla distribuzione riportata nella Reference lists. Indicare in grassetto la regione biogeografica prevalente per l’habitat nel territorio italiano.
Descrizione generale dell’habitat
 22.12 x 22.31 - aquatic to amphibious short perennial vegetation, oligotrophic to mesotrophic, of lake, pond and pool banks and water-land interfaces belonging to the Littorelletalia uniflorae order. 22.12 x 22.32 - amphibious short annual vegetation, pioneer of land interface zones of lakes, pools and ponds with nutrient poor soils, or which grows during periodic drying of these standing waters: Isoëto-Nanojuncetea class. These two units can grow together in close association or separately. Characteristic plant species are generally small ephemerophytes.
Testo in lingua inglese, estratto integralmente dal Manuale d’interpretazione EUR/27.
Frase diagnostica dell’habitat in Italia
Vegetazione costituita da comunità anfibie di piccola taglia, sia perenni (riferibili all’ordine Littorelletalia uniflorae) che annuali pioniere (riferibili all’ordine Nanocyperetalia fusci), della fascia litorale di laghi e pozze con acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, su substrati poveri di nutrienti, dei Piani bioclimatici Meso-, Supra- ed Oro-Temperato (anche con la Variante Submediterranea), con distribuzione prevalentemente settentrionale; le due tipologie possono essere presenti anche singolarmente. Gli aspetti annuali pionieri possono svilupparsi anche nel Macrobioclima Mediterraneo.
La frase diagnostica riporta una sintetica descrizione della fisionomia, della struttura, della distribuzione e della sinecologia dell’habitat, comprendente anche l’inquadramento biogeografico e bioclimatico; ove possibile, indicare il riferimento al piano bioclimatico in accordo con le definizioni utilizzate dalle singole regioni nella ‘Carta delle Serie di vegetazione d’Italia’.
Sottotipi e varianti (compilare se necessario)
Nel Manuale EUR/27 vengono evidenziati due aspetti, corrispondenti a due distinte tipologie CORINE, che possono essere presenti anche singolarmente, distinguibili sulla base del ciclo vitale. 22.12 x 22.31: Vegetazione perenne, acquatica o anfibia, di piccola taglia, riferibile all’ordine Littorelletalia uniflorae, della fascia litorale di laghi e pozze con acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, su substrati poveri di nutrienti, dei Piani bioclimatici Meso-, Supra- ed Oro-Temperato (anche con la Variante Submediterranea). 22.12 x 22.32: Vegetazione annuale pioniera, anfibia, di piccola taglia, riferibile all’ordine Nanocyperetalia fusci, della fascia litorale di laghi e pozze con acque stagnanti, o di fondali melmosi periodicamente in emersione, su substrati poveri di nutrienti, dei Piani bioclimatici Meso-, Supra- ed Oro-Temperato (anche con la Variante Submediterranea), Meso- e Termo-Mediterraneo.
Frase diagnostica degli eventuali sottotipi, preceduta dal corrispondente codice numerico di riferimento (codice Corine Biotops) come indicato nel Manuale d’interpretazione EUR/27. Per eventuali sottotipi non presenti nel Manuale, inserire un numero romano progressivo dopo il codice dell’habitat. Eventuali nuovi sottotipi individuati per l’Italia devono avere una valenza prevalentemente biogeografica e, quando possibile, corrispondere ad una tipologia Corine Biotopes. È utile indicare eventuali varianti di carattere ecologico e floristico.
Combinazione fisionomica di riferimento
22.12 x 22.31: Sono indicate come specie guida nel Manuale EUR/27: Littorella uniflora, Potamogeton polygonifolius, Pilularia globulifera, Juncus bulbosus subsp. bulbosus, Eleocharis acicularis, Sparganium minimum (= S. natans) alle quali possono essere aggiunte Isoëtes echinospora, #Marsilea quadrifolia, Ranunculus trichophyllus subsp. eradicatus, Rorippa islandica, Juncus heterophyllus, Baldellia ranuculoides, Sparganium angustifolium . 22.12 x 22.32: Sono spesso specie fisionomizzanti i piccoli giunchi, scirpi e ciperi annuali quali Juncus bufonius, Scirpus setaceus (= Isolepis setacea), Schoenoplectus supinus, Cyperus fuscus, C. flavescens, C. michelianus; possono inoltre essere menzionate Elatine spp., Eleocharis ovata, Juncus tenageja, Limosella aquatica, Centaurium pulchellum, Eryngium barrelieri, E. corniculatum, Gnaphalium uliginosum, Peplis portula, Samolus valerandi, Crypsis schoenoidis, Ranunculus revelieri, Teucrium campanulatum, #Lindernia palustris, Ludwigia palustris. Alcune specie menzionate dal Manuale EUR/27, quali Centunculus minimus (= Anagallis minima) e Cicendia filiformis, sono più tipiche di Habitat riconducibili ai codici 3120 'Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale, su terreni generalmente sabbiosi del Mediterraneo occidentale, con Isoëtes spp.' o 3170* 'Stagni temporanei mediterranei'.
Elenco essenziale, anche nelle dimensioni, che definisca in modo univoco la combinazione di specie (dominanti e/o frequenti) che caratterizzano l’habitat. Includere, oltre alle specie riportate nel Manuale EUR/27 presenti nel territorio italiano (evidenziate in grassetto), le entità necessarie alla diagnosi dell’habitat a livello nazionale. Le specie caratterizzanti i sottotipi, qualora presenti, saranno seguite dal codice numerico relativo. Se opportuno, indicare le specie di interesse conservazionistico con riferimento a quelle degli Allegati II e IV (* = prioritario, # = non prioritario) della Direttiva.
Riferimento sintassonomico
Le cenosi del sottotipo 22.12 x 22.31 sono riferibili all’ordine Littorelletalia Koch, con le alleanze Eleocharition acicularis Pietsch 1967, Isoëtion lacustris Nordhagen 1937 e Hyperico elodis-Sparganion Br.-Bl. & Tüxen ex Oberdorfer 1957. Gli aspetti del sottotipo 22.12 x 22.32 afferiscono all’ordine Nanocyperetalia fusci Klika 1935, con le alleanze Nanocyperion Koch ex Libbert 1933, Verbenion supinae Slavnic 1951 (= Heleochloion Br.-Bl. ex Rivas Goday 1956) e Lythrion tribracteati Rivas Goday et Rivas-Martínez ex Rivas Goday 1970.
Caratterizzazione sintassonomica dell’habitat: utilizzare quale livello di maggior dettaglio l’alleanza o, quando necessario, la suballeanza. Nel caso di interpretazioni ambigue o di incongruenze sintassonomiche di carattere regionale, è opportuno fornire chiarimenti di maggior dettaglio, tenendo presente che la risoluzione delle problematiche sintassonomiche non è prioritaria in questa sede. I syntaxa caratterizzanti i sottotipi devono essere corredati del relativo codice numerico.
Dinamiche e contatti
Entrambi i sottotipi instaurano rapporti di tipo catenale con numerose tipologie di Habitat acquatici e palustri, molti dei quali già ricordati a proposito dell’Habitat 3110 ‘Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale delle pianure sabbiose (Littorelletalia uniflorae)’, quali ad esempio
le cenosi idrofitiche a dominanza di Utricularia
spp. di ‘Laghi e stagni distrofici naturali’ dell’Habitat 3160, le cenosi a grandi carici e/o elofite perenni della classe Phragmito-Magnocaricetea, le comunità erbacee igrofile dell’Habitat ‘Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi’ dell’alleanza Molinion coeruleae
corrispondenti al codice 6410, o le fitocenosi di torbiera acida degli
Habitat del gruppo 71, corrispondente al complesso delle ‘Torbiere
acide di sfagni’, per le tipologie presenti in Italia. Talora, in
corrispondenza di sistemi di micropozze alternate a zone asciutte, è
possibile la presenza in mosaico con comunità erbacee acidofile meno
strettamente legate all’ambiente umido, quali le ‘Formazioni erbose a Nardus,
ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane’ dell’Habitat
6230, le ‘Formazioni erbose boreo-alpine silicicole’ dell’Habitat 6150
o le ‘Lande alpine e boreali’ dell’Habitat 4060. Per quanto riguarda le fitocenosi annuali del sottotipo 22.12 x 22.32, esse possono sviluppare contatti anche con la vegetazione idrofitica a dominanza di Callitriche spp. o Ranunculus spp. dell’Habitat 3260 ed in alcuni casi con la vegetazione annuale di grande taglia delle sponde in emersione a dominanza di Bidens spp. e Polygonum spp. dell’Habitat 3270.
Collocazione dell’habitat nel Paesaggio vegetale, con riferimento alle analisi sinfitosociologiche e geosinfitosociologiche, in modo da evidenziare le relazioni con altri habitat mettendo in risalto le situazioni di mosaico più complesse. Riportare, nell’ordine, i contatti seriali (dinamici) e quelli catenali che coinvolgono l’habitat, indicando tra parentesi il codice Natura 2000 corrispondente nel caso in cui questi contatti coinvolgano comunità riferibili ad altri habitat della Direttiva. Qualora siano presenti i sottotipi, indicare col relativo codice le eventuali differenze nei contatti dinamici e catenali. Se opportuno, evidenziare l’esistenza di minacce di scomparsa dell’habitat come risultato delle naturali tendenze dinamiche di trasformazione.
Specie alloctone
Cyperus esculentus, Lindernia dubia, L. anagallidea, Eleocharis obtusa. Le sponde melmose in emersione estiva, tipico ambiente di elezione
soprattutto per il sottotipo 22.12 x 22.32, sono spesso colonizzate da
specie aliene del genere Amaranthus, soprattutto in presenza di acque eutrofiche.
(facoltativo) Se opportuno, evidenziare la vulnerabilità dell’habitat nei confronti di specie aliene invasive.
Distribuzione dell’habitat in Italia
Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna, Campania, Umbria
● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile
Sono indicate le sigle delle regioni in cui l'habitat risulta segnalato in base alla banca dati del Ministero. Sono evidenziate in rosso le regioni che non compaiono nella banca dati del Ministero, ma per le quali la presenza dell'habitat è ritenuta certa dai compilatori o dai revisori della scheda; in verde le regioni che non compaiono nella banca dati del Ministero, ma per le quali la presenza dell'habitat è ritenuta possibile/probabile dai compilatori o dai revisori della scheda; in blu le regioni, già presenti nella banca dati del Ministero, per le quali la presenza dell'habitat è da escludere. (Sigle delle regioni italiane: AB= Abruzzo, BS= Basilicata, CL= Calabria, CM= Campania, EM= Emilia-Romagna, FR= Friuli Venezia Giulia, LG= Liguria, LM= Lombardia, LZ= Lazio, ML= Molise, MR= Marche, PG=Puglia, PM= Piemonte, SC= Sicilia, SR= Sardegna, TR= Trentino-Alto Adige, TS= Toscana, UM= Umbria, VL= Valle d'Aosta, VN= Veneto)
Note
Sulla base della Banca Dati del Ministero, sembra che l’Habitat 3130 presenti la massima diffusione in Sardegna, dove sarebbe presente per il 66% della superficie totale da esso occupata in Italia. Si ha l’impressione che nell’Italia mediterranea sia stato usato prevalentemente per identificare le cenosi dell’ordine Nanocyperetalia fusci (ad es. in Lazio); la compresenza di entrambe le tipologie è verosimile soprattutto nell’Italia continentale e alpina. Per gli aspetti afferenti all’ordine Nanocyperetalia fusci dell’area mediterranea si può in molti casi fare riferimento all’Habitat 3170*. Nei casi in cui siano presenti solo le formazioni perenni dell’ordine Littorelletalia uniflorae (22.12 x 22.31) su substrato sabbioso, con acque oligotrofiche, potrebbe essere più adeguato il riferimento all’Habitat 3110 ‘Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale delle pianure sabbiose (Littorelletalia uniflorae)’.
I popolamenti monospecifici a Sparganium angustifolium (raram.
accompagnato solo da Ranunculus trichophyllus o Callitriche palustris),
presenti
nei piccoli laghetti subalpini con acque oligotrofe non troppo
profonde, possono essere riferiti a questo habitat.
Commenti rispetto al Manuale d’interpretazione EUR/27. Evidenziare eventuali carenze e/o incongruenze del Manuale europeo rispetto alla situazione italiana, notificando eventualmente il livello di priorità che l’habitat assume nel territorio italiano e motivando l’aggiunta o la rimozione di sottotipi rispetto a quelli elencati nel Manuale europeo. Evidenziare i casi di possibile confusione con altri habitat, specificando le differenze e i criteri per distinguere i tipi.
Riferimenti Bibliografici
AA.VV., 2008. Tutela e valorizzazione della flora e della fauna nella zone protette della Sila Grande. Rapporto tecnico. Luglio 2008. Puzzle Agency. ANDREIS C., CERABOLINI B., 1995 (1993). La Brughiera Briantea: la vegetazione ed il piano di gestione. Coll. Phytosoc., 21: 195-224. ANDREIS C., LAZZARONI L., RODONDI G., ZAVAGNO F., 1995 (1993). La vegetazione delle torbiere del Sebino e le direttive del piano di gestione. Coll. Phytosoc. 21: 511-546. ANDREIS C., RODONDI G., 1987. Alcune stazioni di Isoetes echinospora Dur. nel Bresciano e osservazioni al SEM delle spore delle Isoetes della Flora Italica. Natura Bresciana, 23: 119-130.
ANGIOLINI C., LANDI M., BODDI M., FRIGNANI F., 2005. La vegetazione dell'alveo fluviale del Sito d'Importanza Regionale Torrente Trasubbie (Grosseto, Toscana Meridionale). Atti Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., serie B 112: 127-151. BADINO G., CAMOLETTO PASIN R., DAL VESCO G., 1982-1983. Popolamenti fanerogamici del bacino di Candia e assetto idrobiologico del lago. Rev. Valdôtaine Hist. Nat., 36/37: 43-125.
BAGELLA S., CARIA M.C., FARRIS E., FILIGHEDDU R., 2007. Issues related to the classification of Mediterranean temporary wet habitats according with the European Union Habitats Directive. Fitosociologia, 44 (2), Suppl. 1: 245-249. BAGELLA S., CARIA M.C., FARRIS E., FILIGHEDDU R., in press. Spatial-time variability and conservation relevance of plant communities in Sardinian Mediterranean temporary wet habitats. Plant biosystems. BALDONI M., BALLELLI S., BIONDI E., CATORCI A., ORSOMANDO E., TAFFETANI F., 1993. Resoconto delle escursioni nel territorio del Lago Trasimeno e sul Monte Subasio (13-14 giugno 1992). Ann. Bot. (Roma), Studi sul Territorio, 51, Suppl. 10 (2): 417-438. BARBERIS G., MARIOTTI M., 1981. Ricerche geobotaniche sulle zone umide del Gruppo di Voltri (Appennino ligure-piemontese). Arch. Bot. Biogeogr. Ital., 57:50-91. BARTOLO G., BRULLO S., MINISSALE P., SPAMPINATO G., 1988. Flora e vegetazione dell’Isola di Lampedusa. Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat., 21, 334: 119-255. BASSI S., 2007. Gli habitat di interesse comunitario segnalati in Emilia-Romagna. Appendice alla “Carta degli Habitat dei SIC e delle ZPS dell’Emilia-Romagna” (Determinazione regionale n. 12584 del 2.10.2007). Direzione Generale Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa Servizio Parchi e Risorse forestali. Regione Emilia-Romagna. BIONDI E., ALLEGREZZA M., GIUSTINI A.,TAFFETANI F1988. La vegetazione del territorio della Comunità Montana Alto Chiascio. Sistemi Agricoli Marginali. Scenario Umbro. C.N.R. Progetto Finalizzato I.P.R.A.: 259-280. BIONDI E., ALLEGREZZA M., TAFFETANI F., 1990. Carta della vegetazione del Bacino di Gubbio. Webbia, 44 (2): 197-216. BIONDI E., BALDONI M., 1993 (1994). La vegetazione del fiume Marecchia (Italia Centrale). Lavori della Soc. Ital. Biogeogr., N.S., 17: 51-87. BIONDI E., CASAVECCHIA S., RADETIC Z., 2002. La vegetazione dei “guazzi” e il paesaggio vegetale della pianura alluvionale del tratto terminale del fiume Musone (Italia centrale). Fitosociologia, 39 (1): 45-70. BIONDI E., VAGGE I., BALDONI M. TAFFETANI F., 1997. La vegetazione del Parco fluviale regionale del Taro (Emilia Romagna). Fitosociologia, 34: 69-110. BONOMO R., RAIMONDO F.M., CASTIGLIA G., LENTINI F., 1978. Aspetti di vegetazione palustre, prativa e forestale in località “Salaci” di Cammarata con riferimenti alla florula medicinale. Atti Acc. Sci. Lett. Arti, ser. 4, 37: 1-50. Palermo. BRACCO F., BUFFA G., GHIRELLI L., SBURLINO G., VILLANI M., 2000. Dati vegetazionali per la gestione di un ambiente fluviale degradato: il fiume Dese (Pianura veneta). Atti del Convegno: La pianificazione del paesaggio tra ri-naturazione ed iper-antropizzazione: 309-326. BRACCO F., NOLA P., 1995. La vegetazione acquatica e palustre dei lagoni di Mercurago Fitosociologia, 29: 137-150. BRULLO S., CIRINO E., LONGHITANO N., (1993) 1995. Vegetazione della Sicilia: quadro sintassonomico. Convegno sul tema “La vegetazione italiana”. Atti Conv. Lincei, 115: 285-305. BRULLO S., DI MARTINO A., 1974. Vegetazione dell’isola Grande dello Stagnone (Marsala). Boll. Studi Informaz. Giard. Col., 26: 15-71. Palermo. BRULLO S., DI MARTINO A., MARCENO’ C., 1977. La vegetazione di Pantelleria (studio fitosociologico). Pubbl. Ist. Bot., Catania: 1-110. BRULLO S., GIUSSO DEL GALDO G., MINISSALE P., SIRACUSA G., SPAMPINATO G. 2002. Considerazioni sintassonomiche e fitogeografiche sulla vegetazione della Sicilia. Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. 35:325-359. BRULLO S., GRILLO M., 1978. Ricerche fitosociologiche sui pascoli dei monti Nebrodi (Sicilia settentrionale). Not. Fitosoc., 13: 23-61. BRULLO S., GRILLO M., TERRASI M.C., 1976. Ricerche fitosociologiche sui pascoli di Monte Lauro (Sicilia meridionale). Boll. Gioenia Catania, serie IV, XII (9-10): 84-104. BRULLO S., MARCENÒ C., 1974. La vegetazione estiva dei bacini artificiali siciliani. Lav. Ist. Bot. e Giard. Col. Palermo, 25: 184-194. BRULLO S., MINISSALE P., 1998. Considerazioni sintassonomiche sulla classe Isoeto-Nanojuncetea. Itin. Geobot., 11: 263-290. BRULLO S., SCELSI F., SIRACUSA G., 1994. Contributo alla conoscenza della vegetazione terofitica della Sicilia occidentale. Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat., 27 (346): 341-365. BRULLO S., SCELSI F., SIRACUSA G., TOMASELLI V., 1996. Note fitosociologiche sulla vegetazione di monte Lauro (Sicilia sud-orientale). Flora e vegetazione degli Iblei: 169-184. BRULLO S., SCELSI F., SPAMPINATO G., 2001. La vegetazione dell'Aspromonte - Studio fitosociologico, La Ruffa Editore, Reggio Calabria. BRULLO S., SCIANDRELLO S., 2006. La vegetazione del bacino lacustre “Biviere di Gela” (Sicilia meridionale). Fitosociologia, 43 (2): 21-40. BRULLO S., SPAMPINATO G., 1999. Società Italiana di Fitosociologia. Escursione Sociale in Aspromonte (28 maggio-2 giugno 1999). Guida Itinerario. Edimedia, Reggio Calabria. 86 pp. CAMARDA I., LUCCHESE F., PIGNATTI E., PIGNATTI S., 1995. La vegetazione dell’area Pantaleo-Gutturu Mannu-Punta Maxia-Monte Arcosu nel Sulcis-Inglesiente (Sardegna sud-occidentale). Webbia, 49 (2): 141-177. CAMERANO P., GRIECO C., VARESE P. - I.P.L.A., 2006. Indagine sugli habitat forestali presenti nei SIC e ZPS dell’Emilia-Romagna (relazione inedita). CANIGLIA G., SALVIATO L., 1983. Aspetti vegetazionali sulla colonizzazione di un ambiente di bonifica della Laguna di Venezia. La cassa di colmata B. Atti Mus. Civ. Stor. Nat. Trieste, 35: 91-120. CANULLO R., PEDROTTI F., VENANZONI R., 1990. Carte phytosociologique et carte des proces et des stades dynamiques de la tourbière de Fiavé (Italie du Nord). Vegetation processes as subject of geobotanical map (Warsaw, April 8-12, 1990). Abstracts: 119-120. CANULLO R., PEDROTTI F., VENANZONI R., 1994. La Torbiera di Fiavé. Guida all’escursione della Società Italiana di Fitosociologia in Trentino (1-5 luglio 1994): 78-110. CORBETTA F., ZANOTTI CENSONI A.L., 1977. Cenosi macrofitiche. Indagine sulla qualità delle acque del fiume Po. Quaderni Ist. di Ricerca sulle Acque, 32: 679-722. CORTINI PEDROTTI C., ORSOMANDO E., PEDROTTI F., SANESI G., 1973. La vegetazione e i suoli del Pian Grande di Castelluccio di Norcia (Appennino centrale). Atti Ist. Bot. e Lab. Critt. Un., Pavia, ser. 6, 9: 155-249. CORTINI PEDROTTI C., ALEFFI M., 1990. Associazioni di briofite e di alghe dei Laghi Idro e Terlago (Italia settentrionale). Doc. Phytosoc., n.s., 12: 265-272. DI PALMA M.G., GENCHI G., RAIMONDO F.M., RIGGIO S., 1980. Ricerche ecologiche e biocenotiche preliminari sui “gurghi” del Bosco del Cappelliere (Palermo). Nuovo Giorn. Bot. Ital., N.S., 114 (3-4): 136. FILIPELLO S., SARTORI F., 1980-81. La vegetazione dell’Isola di Montecristo (Arcipelago Toscano). Atti Ist. Bot. Univ. Lab. Critt. Pavia, s.6 (14): 113-202. FOGGI B., GRIGIONI A., 1999. Contributo alla conoscenza della vegetazione dell’Isola di Capraia (Arcipelago Toscano). Parlatorea, 3: 5-33. FOGGI B., VENTURI E., 2009. Gli habitat meritevoli di conservazione della Provincia di Prato. In: Fancelli E. (Ed.), Biodiversità in Provincia di Prato. 4. Habitat. Provincia di Prato, Le Balze Ed. Roma. GARGANO D., PASSALACQUA NG., BERNARDO L., 2007. Bogs and Mires in the Mediterranean Areas: the vegetation of the Marshlands of the Lacina Plain (Calabria, S. Italy). Phyton (Horn, Austria), 47:161-189. GERDOL R., 1987. Geobotanical investigations in the small lakes of Lombardy. Atti Ist. Bot. e Lab. Critt., 7, (6): 5-49. GERDOL R., BRAGAZZA L., 2001. Syntaxonomy and community ecology of mires in the Rhaetian Alps (Italy). Phytocoenologia, 31 (2): 271-299.
GERDOL R., PUPPI G., TOMASELLI M., 2001. Habitat dell'Emilia-Romagna.
Manuale per il riconoscimento secondo il metodo europeo CORINE
Biotopes. Ricerche I.B.C. Emilia-Romagna, 23: 192 pp. GERDOL R., TOMASELLI M., 1997. Vegetation of wetlands in the Dolomites. Diss. Bot., 281. J. Cramer, Berlin-Stuttgart. 195 pp. GRILLAS P., GAUTHIER P., YAVERCOVSKI N., PERENNOU C., 2004. Les mares temporaires méditeranéennes. Vol. 2 – Fiches espèces. Station biologique de la Tour du Valat. Le Sambuc. Arles, France. GRILLAS P., GAUTHIER P., YAVERCOVSKI N., PERENNOU C., 2004. Mediterranean Temporary Pools. Vol. 1 – Issues relating to conservation, functioning and management. Station biologique de la Tour du Valat. Le Sambuc. Arles, France. LANDI M., ANGIOLINI C., DE DOMINICIS V., 2002. Analisi fitosociologica dei fiumi della Toscana meridionale: il tratto medio-basso del Merse (Italia centrale). Studia Bot., 21: 37-88. LASTRUCCI L., FOGGI B., GONNELLI V., GUSMEROLI E., 2005. La vegetazione delle aree umide dei substrati ultramafici dell'Alta Valtiberina (Arezzo, Italia Centrale. Stud. bot., 24: 9-44. LUCCHESE F., PIGNATTI S., 1990. Sguardo sulla vegetazione del Lazio Marittimo. Quad. Acc. Naz. Lincei, 264: 5-48. MARCHIORI S., SBURLINO G., 1997 (1996). Present vegetation of the Venetian Plain. Allionia, 34: 165-180. MARCHIORI S., SBURLINO G., TORNADORE N., 1993. Check-list of the hydro-hygrophylous vegetation of the venetian plain. Giorn. Bot. Ital. 127(3): 720. MARIOTTI M. G., (1993) 1995. Osservazioni sulla vegetazione della Liguria. Convegno sul tema “La vegetazione italiana”. Atti Conv. Lincei, 115: 189-227. MARIOTTI M.G., s.d. (2008). Natura 2000 in Liguria. Atlante degli habitat. 592 pp.+ DVD, Regione Liguria, A.R.P.A.L. MARTINI F., POLDINI L., 1980. Il paesaggio vegetale del fiume Noncello nell'area urbana di Pordenone. Gortania, 2: 123-156. MINISSALE P., SPAMPINATO G., 1987 (1985). Osservazioni fitosociologiche sul Lago Gurrida (Sicilia Nord-orientale). Giorn. Bot. Ital., 119 (3-4): 197-225. MONTANARI C., 1988 (1986-87). Aspetti di vegetazione erbacea nei corsi d'acqua dell'Appennino Ligure. Boll. Mus. St. Nat. Lunigiana, 6-7: 103-107. MONTANARI GUIDO M.A., MONTANARI C., 1988. Rassegna delle conoscenze botaniche dei corsi d’acqua italiani. II parte. Boll. Mus. St. Nat. Lunigiana, 6-7: 115-122. MOSSA L., 1987. Aspetti vegetazionali della Giara di Gesturi (Sardegna centrale). Ann. Bot. (Roma), Studi sul Territorio, 45 (5): 1-28. MOSSA L., ABBATE G., SCOPPOLA A., 1991. Memoria illustrativa della carta della vegetazione della Provincia di Cagliari. Ann. Bot. (Roma), Studi sul Territorio, 49, Suppl. 8: 1-57. OBERDORFER E., 1964. Der insubrische vegetationskomplex, seine struktur und abgrenzung gegen die submediterrane vegetation in oberitalien und in der sudschweiz Beitr. naturk. Forsch. SW-Deutschl., 23 (2): 141-187. PEDROTTI F., 1966. Guida per il rilevamento cartografico della vegetazione naturale attuale del Parco Nazionale dello Stelvio. Ist. Bot. Univ., Camerino: 1-44. PEDROTTI F., 1988. La flora e la vegetazione del lago di Loppio (Trentino). Nuovo Giorn. Bot. Ital., N.S., 122 (3-4): 105-147. PEDROTTI F., 1995. Nota sulla vegetazione degli ambienti umidi della Bassa Valsugana (Trentino). Doc. Phytosoc., N.S., 15: 417-449. PEDROTTI F., 1999. La vegetazione del lago Verdè (Trentino). Doc. Phytosoc., N.S., 19:371-378. PEDROTTI F., 2001. Biotopkartierung im Trentino: Methoden und Resultate. Sauteria, 11: 61-74. PEDROTTI F., CORTINI PEDROTTI C., 1996. Le macrofite del Lago di Tovel (Trentino). Doc. Phytosoc., 16: 7-24. PEDROTTI F., CORTINI PEDROTTI C., VIOLA T., 1978. Geomorfologia e vegetazione nel Piano carsico di Voltigno (Pescara). Nuovo Giorn. Bot. Ital., N.S., 112 (4): 319-320. PEDROTTI F., ORSOMANDO E., 1977. Studio per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturalistico del Trasimeno: Flora e vegetazione. Min. Agric. For. Roma 3: 1-66. PEDROTTI F., ORSOMANDO E., CORTINI PEDROTTI C., 1974. Carta della vegetazione del Parco nazionale dello Stelvio (Notizia esplicativa). Amm. Parco Naz. Stelvio: 1-86. PEDROTTI F., ORSOMANDO E., CORTINI PEDROTTI C., BALLELLI S., 1977. Cartografia della vegetazione a grande scala di un piano carsico dell'Appennino centrale: il Piano di Rascino (Rieti). Giorn. Bot. Ital. 111 (6): 387-388. PELLIZZARI M., SALA G., FERIOLI A., 2004. Linee guida per una banca dati delle aree sensibili: il ruolo dell'analisi fitosociologica. Fitosociologia, 41 (1), Suppl. 1: 117-123. PICCOLI F., 1995. Elementi per una carta della vegetazione del Parco Regionale del delta del Po (Regione Emilia Romagna). Fitosociologia, 30: 213-219. PICCOLI F., CORTICELLI S., DELL’AQUILA L., MERLONI N., PELLIZZARI M., 1996. Vegetation map of the Regional Park of the Po Delta (Emilia - Romagna Region). Allionia, 34: 325-331. PICCOLI F., MERLONI N., 1989. Vegetation dynamics in coastal wetlands. An example in Northern Italy: the Bardello. Ecol. Medit., 15 (1-2): 81-95. PICCOLI F., MERLONI N., 1999. Carta della vegetazione 1:25.000 del Parco Regionale del Delta del Po. Stazione Pineta di San Vitale e Piallasse di Ravenna. Reg. Emilia-Romagna: Servizio Cartografico e Geologico. S.E.L.C.A., Firenze. PIGNATTI S., 1952. Introduzione allo studio fitosociologico della pianura veneta orientale con particolare riguardo alla vegetazione litoranea. Arch. Bot., 28 (4): 265-329. PIGNATTI S., 1957. Associazioni vegetali dei dintorni di Pavia. Pubbl. per la III escursione Fitosociologica Internazionale Pavia 21-26 luglio 1957. Padova: 1-16. PIGNATTI WIKUS E., PIGNATTI S., 1958. Relazione sulla terza escursione fitosociologica internazionale (Pavia, 21-26 luglio 1957). Arch. Bot. Biogeogr. Ital., 34 (1): 15-89. PIROLA A., 1968. Appunti sulla vegetazione dei meandri del Ticino. Not. Fitosoc., 5: 1-23. PIRONE G., 1991. Flora e vegetazione del fiume Saline (Abruzzo). Micol. Vegetaz. Medit., VI (1): 45-76. PIRONE G., 1997. La vegetazione del litorale di Martinsicuro (TE) nel contesto dell'ambiente costiero dell'Abruzzo: aspetti e problemi. In: Le dune di Martinsicuro nel sistema costiero dell'Abruzzo. Comune di Martinsicuro, Teramo: 21-75. POLDINI L., 1980. Ubersicht uber die vegetation des Karstes Von Triest und Gorz (NO-Italien). Studia Geobotanica, 1 (1): 79-130. PROSSER F., SARZO A., 2004. L'area umida relitta di Roncafort: un biotopo di eccezionale interesse botanico (Trentino, Italia settentrionale). Ann. Mus. Civ. Rovereto, Sez. Arch. St. Sc. nat., 19: 233-280. RAIMONDO F. M., GIANGUZZI L., SCHICCHI R., 1992. Carta della vegetazione del massiccio carbonatico delle Madonie (Sicilia centro-settentrionale). Quad. Bot. Ambientale Appl., 3: 23-40. RAIMONDO F.M., 1980. Carta della vegetazione di piano della Battaglia e del territorio circostante (Madonie, Sicilia). Programma finalizzato CNR, Promozione della qualità dell’ambiente. AQ/1/ 89. RAIMONDO F.M., 1984. On the natural history of the Madonie mountains. Webbia, 38: 29-52. RAIMONDO F.M., ROMANO S., ROSSITTO M., 1981. Aspetti degli Isoetalia rilevati nell’Isola di Favignana (Arcipelago delle Egadi). Nuovo Giorn. Bot. Ital., N.S., 115 (6): 356. RIVAS-MARTÍNEZ S., FERNÁNDEZ-GONZÁLEZ F., LOIDI J., LOUSÃ M., PENAS A., 2001. Syntaxonomical checklist of vascular plant communities of Spain and Portugal to association level. Itin. Geobot., 14: 5-341. SARTORI F., BRACCO F., 1995. Flora e vegetazione del Po. Acc. Sc. Torino, Quaderni, 1: 139-191. SARTORI F., BRACCO F., 1997 (1996). Present vegetation of the Po plain in Lombardy. Allionia 34: 113-135. SARTORI F., FILIPELLO S., 1979. La vegetazione dell’Isola di Montecristo (Arcipelago toscano). Studio fitosociologico. Nuovo Giorn. Bot. Ital., N.S., 113 (5-6): 461-462. SBURLINO G., MARCHIORI S., 1987 (1985). La vegetazione idro-igrofila del medio corso del fiume Brenta (Veneto-Italia settentrionale). V Jornadas de Fitosociologia: Vegetacion de riberas de agua dulce. II. Universidad del la Laguna Tenerife. Ser. INFORMES 22: 297-304. SBURLINO G., TORNADORE N., MARCHIORI S., ZUIN M.C., 1993. La flora delle alte valli del Fiume Taro e del Torrente Ceno (Appennino parmense) con osservazioni sulla vegetazione. Atti Soc.Tosc.Sci.Nat., Mem., Serie B, 100: 49-170. SCOPPOLA A., 1992. La vegetazione della Riserva Naturale Regionale Lago di Vico. In: L'Ambiente nella Tuscia laziale. Aree protette e di interesse naturalistico della provincia di Viterbo: 73-80. Univ. della Tuscia, Union Printing, Viterbo. SCOPPOLA A., BLASI C., ABBATE G., MICHETTI L., SCAGLIUSI., KUZMINKY E., ANITORI F., 1990. La vegetazione della Caldera di Vico. Regione Lazio, Dip. Biol. Veg. Univ. La Sapienza Roma Tip. Borgia. SINDACO R., MONDINO G.P., SELVAGGI A., EBONE A., DELLA BEFFA G., 2003. Guida al riconoscimento di Ambienti e specie della Direttiva Habitat in Piemonte. Piemonte Parchi. Regione Piemonte.
SINDACO R., SELVAGGI A., SAVOLDELLI P., 2008. La Rete Natura 2000 in Piemonte - I Siti di Interesse Comunitario. Regione Piemonte. THEURILLAT J-P., AESCHIMANN D., KÜPFER P., SPICHIGER R., (1994) 1995. The higher vegetation units of the Alps. Coll. Phytosoc., XXIII: 189-239. TISI A., MINUZZO C., SINISCALCO C., CARAMIELLO C., 2007. La vegetazione acquatica e palustre della zona dei "Cinque Laghi" di Ivrea. Riv. Piem. St. Nat., 28: 87-126.
TOMASI D., CANIGLIA G., 2004. La vegetazione de “le Poscole”: importante sito di biodiversità in provincia di Vicenza (NE- Italia). Lavori Soc. Ven. Sc. Nat., 29: 71-78. VAGGE I., 2001. Un itinerario botanico lungo i Laghi della Lavagnina nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo (Piemonte). Inform. Bot. Ital., 33(1): 197-199. VENANZONI R., 1990. Progetto per la tutela e la valorizzazione del biotopo di interesse provinciale “Lago Pudro”, parte prima. Provincia Autonoma di Trento: 22- 26 (con Carta della vegetazione 1: 2.000, Carta dei valori botanici 1: 2.000 e Carta dei valori naturalistici 1: 2.000). VERI L., LA VALVA V., CAPUTO G., 1980. Carta della vegetazione delle isole Ponziane (Golfo di Gaeta). Programma finalizzato CNR, Promozione della qualità dell’ambiente. AQ/1/41.
Bibliografia completa di tutti i riferimenti disponibili, anche se ridondanti. È opportuno fornire per ogni scheda tutte le indicazioni bibliografiche che siano di aiuto all’interpretazione e alla conoscenza dell’habitat e dei corrispondenti tipi di vegetazione a livello regionale (riferimenti diversi da quelli già inseriti nel database “PHYSIS”). È comunque previsto l’allestimento di una bibliografia di carattere generale che riguardi l’intero manuale, in cui siano incluse anche le flore e i manuali regionali.
Riferimenti Bibliografici online
Bibliografia presente sul web (riferimenti diversi da quelli già inseriti nel database “PHYSIS”).
Nomi dei compilatori con e.mail
Daniela Gigante (daniela.gigante@unipg.it)
Cesare Lasen (cesarelasen@tele2.it)
Alberto Selvaggi (selvaggi@ipla.org)
|