Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

11: Acque marine e ambienti a marea

1150*: Lagune costiere

englishCoastal lagoons

Lagune costiere nella Riserva Naturale orientata “Laghetti di Marinello” presso Tindari nella Sicilia nord-orientale., Giovanni Spampinato

Codice CORINE Biotopes

21 Lagoons

23.2 Vegetated brachish and salt waters

Codice EUNIS

X02 - Saline coastal lagoons

X03 - Brackish coastal lagoons

C3 Codice Barcellona Convention UNEP(OCA) / MED WG.143/5 (Hyères experts report, 1998)

Biocenosi più rilevanti (e/o segnate con asterisco facies e associazioni considerate prioritarie nelle SDF/ASPIM):

III. 1. SANDY MUDS, SANDS, GRAVELS AND ROCKS IN EURYHALINE AND EURYTHERMAL ENVIRONMENT / FANGHI SABBIOSI, SABBIE, GHIAIE E ROCCE

III. 1. 1. Euryhaline and eurythermal lagoon biocenosis

Biocenosi lagunari eurialine ed euriterme

v III. 1. 1. 1. Association with Ruppia cirrhosa and/or Ruppia maritima

Associazione a Ruppia cirrhosa e/o Ruppia maritima

III. 1. 1. 2. Facies with Ficopomatus enigmaticus

Facies a Ficopomatus (= Mercierella) enigmaticus

v III. 1. 1. 3. Association with Potamogeton pectinatus

Associazione a Potamogeton pectinatus

v III. 1. 1. 4.Association with Nanozostera noltii in euryhaline and eurythermal

environment / Associazione a Nanozostera noltii in ambiente eurialini ed euritermi

III. 1. 1. 5. Association with Zostera marina in euryhaline and eurythermal environment / Associazione a Zostera marina in ambiente eurialini ed euritermi

III. 1. 1. 6. Association with Gracilaria and Gracilariopsis sp.pl. / Associazione a Gracilaria e Gracilariopsis sp.pl.

III. 1. 1. 7. Association with Chaetomorpha linum, Gracilariopsis sp.pl. and Valonia aegagropila / Associazione a Chaetomorpha linum, Gracilariopsis spp. e Valonia aegagropila

v III. 1. 1. 8. Association with Halopithys incurva

Associazione a Halopithys incurva

III. 1. 1. 9. Association with Ulva laetevirens and Ulva linza

Associazione a Ulva laetevirens e Ulva linza

III. 1. 1. 10. Association with Cystoseira barbata v. barbata f. aurantia

Associazione a Cystoseira barbata v. barbata f. aurantia

III. 1. 1. 11. Association with Lamprothamnium papulosum

Associazione a Lamprothamnium papulosum

III. 1. 1. 12. Association with Cladophora echinus and Rytiphloea

tinctoria / Associazione a Cladophora echinus e Rytiphloea tinctoria

Regione biogeografica di appartenenza

Mediterranea, Continentale

Descrizione generale dell’habitat

english

Lagoons are expanses of shallow coastal salt water, of varying salinity and water volume, wholly or partially separated from the sea by sand banks or shingle, or, less frequently, by rocks. Salinity may vary from brackish water to hypersalinity depending on rainfall, evaporation and through the addition of fresh seawater from storms, temporary flooding of the sea in winter or tidal exchange. With or without vegetation from Ruppietea maritimae, Potametea, Zosteretea or Charetea (CORINE 91: 23.21 or 23.22).

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Ambienti acquatici costieri con acque lentiche, salate o salmastre, poco profonde, caratterizzate da notevole variazioni stagionali in salinità e in profondità in relazione agli apporti idrici (acque marine o continentali), alla piovosità e alla temperatura che condizionano l’evaporazione. Sono in contatto diretto o indiretto con il mare, dal quale sono in genere separati da cordoni di sabbie o ciottoli e meno frequentemente da coste basse rocciose. La salinità può variare da acque salmastre a iperaline in relazione con la pioggia, l’evaporazione e l’arrivo di nuove acque marine durante le tempeste, la temporanea inondazione del mare durante l’inverno o lo scambio durante la marea.

Possono presentarsi prive di vegetazione o con aspetti di vegetazione piuttosto differenziati, riferibili alle classi: Ruppietea maritimae J.Tx.1960, Potametea pectinati R.Tx. & Preising 1942, Zosteretea marinae Pignatti 1953, Cystoseiretea Giaccone 1965 e Charetea fragilis Fukarek & Kraush 1964.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Alghe: Chara canescens, Tolypella hispanica, T. glomerata, T. nidifica, Ulva sp.pl., Chaetomorpha sp.pl., Cladophora echinus, Cystoseira. barbata v. barbata f. aurantia, C. foeniculacea f. schiffneri, C. spinosa v. spinosa f. marsalensis, Gracilariopsis longissima, Lamprothamnium papulosum, Rytiphloea tinctoria, Valonia aegagropila.

Briofite: Riella notarisii.

Angiosperme: Althenia filiformis, Cymodocea nodosa, Nanozostera noltii, Ranunculus baudotii, Ruppia cirrhosa, R. maritima, R. drepanesis, Phragmites australis, Potamogeton pectinatus, Stratiotes aloides, Typha angustifolia, Typha australis, Zannichellia obtusifolia, Zostera marina.

Riferimento sintassonomico

In relazione ad una serie di fattori ecologici quali salinità e profondità delle acque, variazioni stagionali della salinità e della profondità, natura dei substrati, temperatura, le lagune costiere sono interessate da una diversificata vegetazione caratterizzata da varie fitocenosi:

· Lamprothamnietum papulosi, si rinviene nelle lagune con acque salmastre, poco profonde con substrati sabbiosi.

· Tolypelletum hispanicae localizzato nelle lagune con acque a bassa salinità.

· Chareto-Tolypelletum glomeratae localizzato nelle acque meso-eutrofe, alcaline, meno saline dell’associazione precedente.

· Potametum pectinati si rinviene nelle lagune con acque debolmente salmastre profonde fino a circa 2 m che in estate non si prosciugano, caratterizzate da substrati melmoso-limosi

· Ranunculetum baudotii si rinviene nelle lagune con acque debolmente salmastre profonde circa 50 cm su fondali sabbioso-limosi

· Zannichellion obtusifoliae si localizza su fondali sabbioso-limosi con acque poco profonde, debolmente salse, che non si disseccano in estate.

· Rielletum notarisii, localizzati in acque salmastre poco profonde che si prosciugano rapidamente già in primavera.

· Ruppietum spiralis si rinviene nelle lagune costiere poco profonde, talvolta prosciugate nel periodo estivo, con suoli limosi e acque salse soggette forti a variazioni di salinità.

· Ulveto intestinalis-Ruppietum maritimae si rinviene in lagune costiere con acque salse mediamente profonde che raramente si disseccano in estate

· Ruppietum drepanensis, si rinviene in lagune costiere con acque ipersaline poco profonde, soggette a prolungato disseccamento estivo

· Nanozosteretum noltii si rinviene in lagune costiere con acque salmastre o salse, con substrati fangosi in cui sono presenti processi riduttivi che possono normalmente emergere durante le basse maree (velme) o che emergono solo occasionalmente (paludi), interessate da forti variazioni delle condizioni ambientali

· Zosteretum marinae si rinviene in lagune costiere e fondali marini con acque salse in lento movimento su substrati con sabbia fine mista a fango poco ossidati in aree interessate da apporti di acque dolci.

· Cymodoceetum nodosae si insedia nelle porzioni lagunari prossime ai canali di comunicazione con il mare, dove la salinità oscilla attorno ai valori dell’acqua di mare.

· Ulvetum laetevirentis si insedia su substrati compatti con acque ricche in composti organici, costanti, sottoposte a oscillazioni della salinità, in condizioni di intensa luminosità e di temperatura stagionalmente elevata.

· Chaetomorpho-Valonietum aegagropilae si localizza in biotopi soggetti a deboli correnti di fondo, le specie caratteristiche formano ammassi più o meno sferoidali liberamente flottanti sul fondo.

· Gracilariopsetum longissimae si sviluppa nelle lagune in comunicazione con il mare e soggette ad apporti di acque dolci ricche in nutrienti

· Cladophoro-Rytiphloeetum tinctoriae forma popolamenti monospecifici sui fondi mobili degli ambienti lagunari.

CHARETEA FRAGILIS Fukarek & Kraush 1964

CHARETALIA HISPIDAE Sauer & Kraush 1964

Charion canescentis Kraush 1964

Lamprothamnietum papulosi Corillion 1957

Tolypelletum hispanicae Corillion 1957

Charion fragilis Krausch

Chareto-Tolypelletum glomeratae Corillion 1957

RUPPIETEA J.Tx.1960

RUPPIETALIA J.Tx.1960

Ruppion maritimae Br.-Bl. ex Westhoff in Bennema, Sissingh & Westhoff 1943

Ulveto intestinalis-Ruppietum maritimae Westhoff ex Tüxen & Böckelmann 1957

Ruppietum spiralis Hocquette 1927 corr. Inversen 1936

Ruppietum drepanensis Brullo & Furnari 1976

Riellion helicophyllae Cirujano, Velayos & P. García ex Rivas-Martínez, Fernández-González & Loidi 1999

Rielletum notarisii Cirujano, Velayos & P. García 1993

POTAMETEA PECTINATI R.Tx. & Preising 1942

POTAMETALIA W. Koch 1926

Potamion (Koch 1926) Libbert 1931

Potametum pectinati Cartensen 1955

Ranunculion aquatilis Passarge 1964

Ranunculetum baudoti Br.-Bl. in Br.Bl. Roussine & Négre 1952

Zannichellion pedicellatae Schaminée, Lanjouw & Schipper 1990 ex Pott 1992

Zannichellion obtusifoliae Brullo & Spampinato 1990

Zosteretea MARINAE Pignatti 1953

Zosteretalia Bèguinot 1941

Zosterion Christiansen 1934

Nanozosteretum noltii Harmsen 1936

Zosteretum marinae (Van Goor 1921) Harmsen 1936

Cymodoceetum nodosae Giaccone & Pignatti 1967

CYSTOSEIRETEA Giaccone 1965

CYSTOSEIRETALIA Molinier 1958 em. Giaccone 1994

CYSTOSEIRION CRINITAE Molinier 1958

Chaetomorpho-Valonietum aegagropilae Giaccone 1974

Gracilariopsetum longissimae Giaccone 1974.

Cladophoro-Rytiphloeetum tinctoriae Giaccone 1994.

ULVETALIA Molinier 1958

Ulvion Berner 1931

Pterocladiello-Ulvetum laetevirentis Molinier 1958

Ulvetum laetevirentis Berner 1931

Dinamiche e contatti

La vegetazione acquatica delle lagune costiere contrae rapporti catenali con la vegetazione delle sponde rappresentata in genere da vegetazione alofila annuale dei Thero-Suadetea (habitat 1310 "Vegetazione annua pioniera a Salicornia e altre specie delle zone fangose e sabbiose"), da vegetazione alofila perenne dei Sarcocornietea fruticosae riferita all'habitat 1420 "Praterie e fruticeti mediterranee e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi)", da vegetazione elofitica del Phragmition e da giuncheti degli Juncetalia maritimi dell'habitat 1410 "Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)".

Specie alloctone

Specie animali importanti

La distribuzione degli invertebrati bentonici che colonizzano gli ecosistemi lagunari è dettata massimamente dalla tipologia di substrato (mobile, duro, vegetato), dalle caratteristiche del sedimento (sabbia, fango) ed dal confinamento. Specie che vivono su substrato mobile sabbioso in prossimità delle bocche a mare. Tra le specie poco mobili vi sono i bivalvi Ruditapes decussatus, Scapharca inaequivalvis, Scapharca demiri, Spisula subtruncata, Mactra stultorum, Donax semistriatus, Lentidium mediterraneum, Chamelea gallina, Crassostrea gigas (alloctona, presente anche in zone riparate con influenza marina, su substrato duro e su sedimento fangoso) ed i policheti Owenia fusiformis, Magelona johnstoni, Pectinaria koreni e Melinna palmata. Tra le specie vagili vi sono gli anfipodi Dexamine spinosa (presente anche sulle foglie di fanerogame), i decapodi Brachynotus gemmellari e B. sexdentatus (anche su substrato roccioso e vegetato), Crangon crangon, Diogenes pugilator (eurialino), e Hippolyte longirostris (presente anche su substrato vegetato da fanerogame ed alghe pleustofite), i gasteropodi Bolinus brandaris (comune anche tra le fanerogame), Rapana venosa (alloctona), e Nassarius (Hinia) nitidus (che vivono anche su sedimenti fangosi), Cyclope neritea e Hexaplex trunculus (molto frequente anche su substrati fangosi e tra i rizomi di fanerogame). Tra i policheti più comuni vi sono Sigalion mathildae, S. squamosum e Onuphis eremita (presente su sabbia fine e grossolana) e Ophiodromus flexuosus. Comuni sono gli anfipodi tubicoli Ampelisca sarsi (presente anche in zone riparate ad influenza marina) e A. diadema (entrambe anche in sedimento fangoso). Specie che vivono su substrato vegetato da fanerogame. Gli anfipodi sono presenti tra le foglie con numerose specie, tra cui Ampithoe helleri, A. ramondi, Gammarella fucicola, Microdeutopus versiculatus, M. obtusatus, M. algicola, Caprella acanthifera, Apherusa chiereghinii e Aora spinicornis. Tra le foglie sono molto comuni anche i gasteropodi Haminoea hydatis, H. navicula (anche in sedimento fangoso e tra le alghe), Bittium reticulatum, B. latreillii, Tricolia pullus pullus, T. speciosa, Jujubinus exasperatus, Gibbula (Colliculus) adriatica, G. (Gibbula) albida (anche su substrati duri e fangosi), G. (Tumulus) umbilicaris, e gli isopodi Astacilla mediterranea, Zenobiana prismatica e Paracerceis sculpta (alloctona). I policheti sono presenti a livello dei rizomi con forme epifaunali vagili, tra cui Dorvillea (Schistomeringos) rudolphii, Harmothoë impar, Malmgreniella lunulata e Eteone (Mysta) picta (presente anche su sabbia in prossimità delle bocche a mare), e sessili tra cui Serpula vermicularis, S. concharum, Apomatus similis. Sono comuni anche policheti infaunali come Cirrophorus furcatus e Lumbrineris latreilli. Sulle foglie sono presenti policheti sessili come Vermiliopsis sp., l’attinia Paranemonia cinerea e l’ascidiaceo Botryllus schlosseri. A livello dei rizomi si può inoltre osservare il bivalve Modiolus barbatus. Specie che vivono in zone riparate, su substrato vegetato da macroalghe pleustofite. Tra le specie sessili vi sono i policheti Spirorbis sp. e Pileolaria militaris (anche sulle fanerogame), ed il bivalve Mytilaster minimus (presente anche su strutture biogeniche e substrati duri); tra le specie vagili vi sono i policheti Exogone naidina, Salvatoria clavata, Sphaerosyllis thomasi, Syllis prolifera, Platynereis dumerilii, Pista cristata, Axionice maculata, Phyllodoce maculata. Gli anfipodi più comuni sono Melita palmata, Microdeutopus gryllotalpa, M. algicola, Gammarus aequicauda (comune nelle zone soggette ad apporti di acqua dolce), G. insensibilis, Monocorophium sextonae; gli isopodi più caratteristici sono Lekanesphaera hookeri, Sphaeroma serratum e Jaera hopeana (entrambe presenti in aree soggette ad influenza di acque dolci). Altre specie comuni, e presenti anche tra le fanerogame, sono gli anfipodi Ericthonius punctatus, e Caprella scaura, e gli isopodi Cyathura carinata e Idotea baltica. Specie che vivono su substrato mobile in zone riparate e ad elevata influenza marina. Tra le specie vagili vi sono i policheti infaunali Armandia cirrhosa, Phylo foetida, Scoloplos armiger, Paradoneis lyra, Malacoceros fuliginosus, Podarkeopsis capensis su substrato fangoso, Minuspio cirrifera, Neanthes caudata, Scoletoma impatiens, Protodorvillea kefersteini, su substrato sia fangoso che sabbioso. Altre specie vagili sono i decapodi Carcinus aestuarii (anche su roccia e macrofite) e Dyspanopeus sayi (alloctono), entrambi presenti su sabbia e fango. Sono inoltre caratteristici di sedimento fangoso e di acque calme il decapode fossorio Upogebia pusilla, il polichete Diopatra neapolitana ed bivalve Loripes lacteus. Una specie piuttosto ubiquitaria delle zone riparate e confinate è il polichete Neanthes succinea, comune su sedimenti sabbiosi e fangosi. Di particolare interesse è l’elevata abbondanza dei bivalvi Ruditapes philippinarum (alloctono infaunale deliberatamente introdotto), presente in sedimenti sabbioso-fangosi e di Musculista senhousia (alloctono epifaunale accidentalmente introdotto). Specie che vivono su substrato mobile in zone riparate con variazioni di salinità. Tra le specie poco mobili più comuni presenti su sedimento fangoso vi sono Abra alba, A. segmentum, Cerastoderma glaucum (anche su sabbia); tra le specie vagili presenti su fango vi sono gli anfipodi Corophium insidiosum, C. orientale, Echinogammarus olivii, E. stocki e decapodi come Palaemon elegans (anche su substrati vegetati), P. adspersus (presenti tra la vegetazione riparia sulla costa tra banchine, pali e moli) e Rhithropanopeus harrisii e Callinectes sapidus (alloctoni, abbondanti anche su sabbia). Sono inoltre presenti gasteropodi come Ecrobia ventrosa e Hydrobia acuta, associate a sedimenti fangosi ed alghe pleustofite. Sono molto comuni le bioconcrezioni dei policheti Hydroides dianthus, H. elegans, Pomatoceros triqueter. Specie che vivono su substrato mobile in zone confinate. Tra le specie caratteristiche di substrato fangoso vi sono i policheti infaunali Polydora ciliata (presente anche tra i rizomi di fanerogame), Streblospio shrubsolii, Hediste diversicolor, Capitomastus minima, Heteromastus filiformis, Cirriformia tentaculata, Capitella capitata e Spio decoratus (entrambi presenti anche sedimento sabbioso); vi si possono inoltre trovare policheti epifaunali come Phyllodoce lineata, Gyptis propinqua, Eunice vittata (presente in aree ad elevata salinità, su substrati sabbiosi o costituiti da tanatocenosi) e Syllis gracilis (presente su sabbia grossolana, tanatocenosi e fanerogame). Specie tipica di sedimenti fangosi e acque stagnanti è Chironomus salinarius, che è tuttavia comune anche a livello dei rizomi di fanerogame, presenti in aree lontane dalle bocche a mare. Specie che vivono su substrato duro (pali, moli). Molte delle specie già descritte per substrato mobile e vegetato, sono comuni anche a questa tipologia. Tra le specie sessili vi sono i policheti Janua sp., Pileolaria sp., Hydroides dianthus, Filograna sp., Pomatoceros triqueter, Ficopomatus enigmaticus (presente in abbondanza sui pontili), i bivalvi Crassostrea gigas, Mytilus galloprovincialis, Xenostrobus securis (alloctona), i crostacei Balanus improvisus, B. eburneus, B. amphitrite, ed il tunicato Styela plicata. Tra le specie vagili vi sono Platelminti, Nemertini, Nematodi, isopodi, anfipodi, policheti, tanaidacei, decapodi. Tra gli isopodi vi sono Idotea chelipes, Sphaeroma serratum; gli anfipodi più comuni sono Caprella equilibra, Jassa mormorata, Peramphithoe spuria, Ampithoe ramondi, A. ferox (tutti presenti in aree soggette ad influenza marina), Corophium acherusicum, C. insidiosum, Dexamine spinosa, Elasmopus pectenicrus, Ericthonius brasiliensis, Apohyale perieri, Gammarus aequicauda, G. insensibilis, Leptocheirus pilosus, Melita palmata, Microdeutopus gryllotalpa, M. anomalus e Stenothoe tergestina. I decapodi che possono essere ritrovati sono Carcinus aestuarii, Athanas nitescens (anche tra le alghe), Pachygrapsus marmoratus, Pilumnus hirtellus, Dyspanopeus sayi, Rhithropanopeus harrisii, Palaemon elegans, Xantho pilipes, ed Eriphia verrucosa (presente su substrato roccioso in prossimità delle bocche a mare). Sono inoltre presenti varie specie di policheti, tra cui Syllis spp., Terebella lapidaria, Harmothoë sp. Eulalia sp. Eteone (Mysta) picta, Neanthes caudata (presente in aree con apporti marini), Hesionidae, Amphiglena mediterranea, Eunice vittata, Dorvillea (Schistomeringos) rudolphii, Platynereis dumerilii, Perinereis cultrifera, Nereis sp., Polydora sp.. Sono inoltre presenti il tanaidaceo Tanais dulongii e Chironomus salinarius. Nelle saline si rinvengono varie specie di nematodi, di rotiferi e, soprattutto, il crostaceo branchiopode Artemia parthenogenetica. Il popolamento animale bentonico degli ambienti di salina comprende gasteropodi: Ecrobia ventrosa e Hydrobia acuta, Cyclope neritea; bivalvi: Abra alba, Cerastoderma glaucum; policheti: Capitella capitata, Polydora ciliata, Neanthes succinea; anfipodi: Corophium insidiosum; larve di Chironomidi. Le saline sono luogo di pastura per il fenicottero rosa Phoenicopterus ruber roseus e la Tadorna tadorna e di riproduzione per vari uccelli tra cui il fenicottero rosa ed il gabbiano Larus genei.

Distribuzione dell’habitat in Italia

Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Riferimenti Bibliografici

AA.VV., 2004 – Laghi costieri e stagni salmastri. Un delicato equilibrio fra acque dolci e salate. Quaderni Habitat. 8. Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Museo Naturale di Storia Naturale.

AA. VV., 2007 – Gli habitat di interesse comunitario segnalati in Emilia-Romagna. Appendice alla "Carta degli Habitat dei SIC e delle ZPS dell’Emilia-Romagna". Regione Emilia Romagna. Direzione Generale Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa. Servizio Parchi e Risorse forestali. www.regione.emilia-romagna.it/natura2000/download/testoRER_habitat_natura_2000.pdf

AA.VV., 2008 – Praterie a fanerogame marine. Quaderni Habitat. 19. Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Museo Naturale di Storia Naturale.

AMBROGI R., BEDULLI D., MATRICARDI G., PARISI V., RELINI G., 1983 – Le macrobenthos de la lagune “Sacca del Canarin”. Rapp. Comm. int. Mer. Médit., 28 (6): 297-301.

ANDREUCCI F., 2004. La vegetazione alofila della laguna di Orbetello (Toscana, Grosseto). Fitosociologia, 41(2): 31-49.

BARTOLO G., BRULLO S., MARCENÒ C., 1982. La vegetazione costiera della Sicilia sud-orientale. Contributo alla interpretazione delle fasce di vegetazione delle coste mediterranee. C.N.R., P.F. Promozione Qualità dell'Ambiente. Serie AQ/1/226, 49 pp. Roma.

BELLAN-SANTINI D., BELLAN G., BITAR G., HARMELIN J.G., PERGENT G., 2002. Handbook for interpreting types of marine habitat for the national inventories of natural sites of conservation interest. UNEP Action Plan for the Mediterranean, pp 1-216.

BELLAN-SANTINI D., LACAZE J.C., POIZAT C., 1994. Les biocénoses marines et littorales de Méditerranée, sinthèse, menaces et perspectives. Collection Patrmoines Naturels. 19 : 1-246. Museum National d’Histoire Natirelle. Paris.

BIONDI E., 1999. Diversità fitocenotica degli ambienti costieri italiani. In Bon M., Sburlino G., Zuccarello V. (a cura di). Aspetti ecologici e naturalistici dei sistemi lagunari e costieri. Arsenale ed.

BRULLO S., 1978. La vegetazione palustre di Capo Feto. Un ambiente da salvare. Atti II° Conv.Sic.Ecol., Ambienti umidi costieri Noto 1977: 41-45.

CALVO S., GIANGUZZI L., 2000. Aspetti naturalistici ed ecologici del Lago Specchio di Venere nell’Isola di Pantelleria. – Giornate di studio sul “Progressivo interramento dello Specchio di Venere”, Pantelleria, 28-29 ottobre 1999. GEAM (Geoengineering Environment and Mining) 37 (1): 25-32.

CARTEI P., INNAMORATI M., MELILLO C., 1998. Omeostasi trofica modulata dal mare ed ipertrofia autoctona lagunare. Biol. Mar. Medit., 5(1): 41-46.

CORBETTA F., 1970. Lineamenti della vegetazione macrofitica dei Laghi di Lesina e Varano. Giorn. Bot. Ital., 104(3): 165-191.

CORBETTA F., GRATANI L., MORICONI M., PIRONE G., 1989. Lineamenti vegetazionali e caratterizzazione ecologica delle spiagge dell’Arco Ionico da tranto a alla foce del Sinni. Coll. Phytosoc. XIX: 461-521.

CORILLION R., 1957. Les Charophycées de France et d'Europe occidentale. Bull. Soc. Sci. Bretagne,32: 1-499.

CORILLION R., GUERLESQUIN M., 1963. Contribution à l’etude des végétations de Charophycées de d’Italie péninsulare (étag mediterranèen). Bull. Soc. Sci. Bretagne, 38: 193-211.

CORMACI M., FURNARI G., GIACCONE G., 2003. Macrofitobenthos. In: Gambi M. C. e Dappiano M. (Eds) - Manuale di metodologie di campionamento e studio del benthos marino mediterraneo. Biologia Marina Mediterranea, 10 (Suppl.): Cap. 7: 233-262.

FASCETTI S., 2008. Valutazione dello stato di rischio e degrado degli habitat di interesse comunitario (Dir. “Habitat”92/43 CEE) della costa jonica della Basilicata”. Atti Conv.”Cost, prevenire, programmare, pianificare”, Autorità di Bacino Basilicata, Maratea 15-17 maggio 2008: 684-689.

FASCETTI S., LAPENNA M.R., NAVAZIO G., POTENZA G., 2008. Flora, vegetazione e habitat (Dir.92/43 Cee) del Metapontino (Italia meridionale). 103° Congr. SBI, Libro degli Abstract: 179.

FOGGI B., CARTEI L., PIGNOTTI L., SIGNORINI M.A., VICIANI D., DELL'OLMO L., MENICAGLI E., 2006. Il paesaggio vegetale dell'Isola d'Elba (Arcipelago Toscano). Studio di fitosociologia e cartografico. Fitosociologia, 43(1), Suppl.1: 3-95.

GIACCONE G., DI MARTINO V., 2000. Past, present and future of vegetational diversity and assemblages on Mediterranean sea. Proceedings of the Frist Mediterranean Symposium on Marine Vegetation (Ajaccio, 3-4 october 2000): 34-61. (www.rac-spa.org/dl/MEDNATURE_I.pdf)

GIANGUZZI L., 1999. Vegetazione e bioclimatologia dell’Isola di Pantelleria (Canale di Sicilia). Bran-Blanquetia 22: 1-70.

INNAMORATI M., 1998. La Laguna di Orbetello: risanamento e gestione conservativa.  Biol. Mar. Medit., 5(3): 1352-1361.

Munari C., MISTRI M., 2008 - Biodiversity of soft-sediment benthic communities from Italian transitional waters. Journal of Biogeography, 35:1622-1637.

PEDROTTI F., ORSOMANDO E., CORTINI PEDROTTI C., 1975. Carta della vegetazione del Lago di Burano e della duna di Capalbio (Grosseto). CNR, LAC, Firenze.

PERRERA G., GIACCONE G., 1986 – Il mare costiero visto dal biologo. Edizioni S.T.ASS. Palermo: 1-152.

PRIVITERA M., PUGLISI M., 2008. Riella notarisii (Mont.) Mont. Inform. Bot. Ital. 40(suppl.1):141-132.

RAIMONDO F.M., GIANGUZZI L., VENTURELLA G., LO VALVO M., 1990. Indagine preliminare sul patrimonio biologico-ambientale delle coste siciliane. – Quad. Bot. Ambientale Appl., 1: 131-182.

RELINI G., PISANO E., 1979 – Popolamenti di substrato duro nella laguna di Orbetello. Atti Soc. Toscana Sci. Nat. Mem. ser. B, 86 suppl.: 48-54.

RIVAS-MARTINEZ S., FERNANDEZ-GONZALEZ F., LOIDI J., LOUSÃ M., PENAS A., 2001 – Syntaxonomical checklist of vascular plant communities of Spain and Portugal to association level. Itinera Geobotanica 14: 5-341.

VERHOEVEN, J.T.A., 1980. The ecology of Ruppia-dominated communities in Western Europe. Nijmegen, (KUN).

Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Giovanni Spampinato gspampinato@unirc.it, Giuseppe Giaccone g.giaccone@unict.it, Giuseppina Alongi g.alongi@unict.it, Giulio Relini 602693@unige.it