Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

81: Ghiaioni

8110: Ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale (Androsacetalia alpinae e Galeopsietalia ladani)

englishSiliceous scree of the montane to snow levels (Androsacetalia alpinae and Galeopsetalia ladani)

Ghiaioni silicatici (Miesnotta - TN), Alberto Scariot

Ghiaione siliceo con Geum reptans (Cernera - BL), Alberto Scariot

Popolamento con Androsace alpina (Valle di Viù, TO), Cesare Lasen

Saxifraga oppositifolia, macereto fronte glaciale (Gruppo Ortles-Cevedale), C. Andreis

Codice CORINE Biotopes

61.1 (Alpine and northern siliceous screes)

Codice EUNIS

H2.1 (Macereti microtermici calcifughi delle regioni boreo-alpine)

H2.31 (Macereti montani mesotermici silicei delleAlpi)

Regione biogeografica di appartenenza

Alpina, Mediterranea, Continentale

Descrizione generale dell’habitat

english

This habitat consist of:

a) communities of siliceous scree of the upper montane level to the permanent snow level, growing on more or less moving "cryoclastic systems" with variable granulometry and belonging to the order Androsacetalia alpinae.

b) vegetation of the montane level of the west and centre of Europe growing on screes sometimes of artificial origin (extraction of materials). It consists of alpine communities often rich in bryophytes, lichens and sometimes in ferns (Cryptogramma crispa), belonging to the order Galeopsietalia.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Comunità dei detriti silicei, dalla fascia montana al limite delle nevi (Androsacetalia alpinae).

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

 Il manuale EUR27 riconosce, di fatto, due situazioni, pur non formalizzate in sottotipi.

a) Comunità microterme (Androsacetalia alpinae), 61.11

b) Comunità relativamente più termofile (Galeopsion segetum), 61.12

Combinazione fisionomica di riferimento

61.11. Androsacetalia alpinae: Androsace alpina, Achillea nana, Oxyria digyna, Geum reptans, Saxifraga bryoides, Ranunculus glacialis, Linaria alpina, Cerastium uniflorum, Doronicum clusii, D. grandiflorum, Poa laxa, Viola valderia, Luzula alpinopilosa, Cryptogramma crispa, Senecio carniolicus, Festuca picta (= F. picturata), Silene acaulis, Androsace chamaejasme, Thlaspi rotundifolium subsp. corymbosum, T. limosellifolium, Paronychia polygonifolia, Coincya richeri, Hieracium volaiense, Minuartia biflora, Saxifraga moschata, S. exarata S. seguieri, Scutellaria alpina, Sedum alpestre, S. anacampseros, Silene rupestris, Achillea moschata, A. erba-rotta, Androsace wulfeniana, A. vitaliana, Arabis alpina, Cardamine resedifolia, Eritrichum nanum, Festuca intercedens, Leucanthemopsis alpina, Linaria alpina, Saxifraga aizoides, Adenostyles leucophylla, Viola comollia, V. argenteria, Murbeckiella pinnatifida, Hieracium intybaceum.

61.12. Galeopsietalia ladani: Galeopsis ladanum, Anarrhinum bellidifolium, Cryptogramma crispa, Athyrium distentifolium, Epilobium collinum, Rumex scutatus, Sedum gruppo rupestre, Senecio viscosus.

Riferimento sintassonomico

L'habitat va riferito alla classe Thlaspietea rotundifolii Br.-Bl. 1948, all'ordine Androsacetalia alpinae Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 1926 e alle alleanze: Galeopsion segetum Oberd. 1957, Androsacion alpinae Br.-Bl. 1926,  Allosuro crispi-Athyrion alpestris Nordhagen 1936.

A questo habitat, in rapporto alle caratteristiche del substrato, va riferita l'associazione  Achilleo mucronulatae-Saxifragetum aizoidis Di Pietro, Conti, Vannicelli-Casoni 2001 inquadrata nell'alleanza Linario-Festucion dimorphae Avena & Bruno 1975 che gravita prevalentemente sui ghiaioni calcarei dell'habitat 8120 "Ghiaioni calcarei e scisto-calcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii)".

Dinamiche e contatti

Le comunità dei detriti sono stadi pionieri e spesso lungamente durevoli, nel caso che l’attività crioclastica non subisca sensibili riduzioni o che intervengano fattori che modificano la morfologia dei siti. Si osservano spesso microserie che formano mosaici topografici (contatti catenali) con formazioni erbacee, ad esempio Festucetum variae, di 6150 “Formazioni erbose boreo-alpine silicicole “ (quote elevate) o arbustive, con pino mugo, rododendro ferrugineo (4060 “Lande alpine e boreali”, soprattutto, più raramente anche 4080 “Boscaglie subartiche di Salix spp.”, es. Salicetum helveticae). Non è infrequente, soprattutto sui versanti più termofili, che si assista a colonizzazioni dirette di specie arboree quali Larix decidua, Picea abies, Betula pendula. In stazioni subnivali, sono diffusi i contatti con cenosi di Salicion herbaceae (sempre 6150 “Formazioni erbose boreo-alpine silicicole”), spesso associate, specialmente nel caso in cui sia presente Luzuletum spadiceae.. Va inoltre rilevato che, spesso, le comunità che colonizzano i detriti silicei non sono molto diverse da quelle casmofile che colonizzano le pareti rocciose (8220 “Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica”). Per effetto del pascolamento, infine, in alcune aree, sono diffuse, anche all’interno di falde detritiche, comunità nitrofile di scarso valore, con Urtica dioica, Aconitum sp.pl., o anche di Epilobietea angustifolii.

Nel caso di dinamiche su substrati morenici o comunque ricchi in frazione fine, si assiste all'ingresso di comunità ad elevata copertura ancora afferenti agli Androsacetalia alpinae, in cui alle specie litofile si affiancano, fino a divenire dominanti, Trifolium spp., Poa alpina, Agrostis rupestris.

Specie alloctone

Distribuzione dell’habitat in Italia

Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Le comunità subalpine afferenti a Androsacetalia alpinae sono sempre inconfondibili. Per le cenosi termofile di Galeopsietalia, invece, i rapporti con l’habitat 8130 “Ghiaioni del Mediterraneo occidentale e termofili “ sono fondati sull'appartenenza a diversi syntaxa a livello di ordine, essendo Stipetalia calamagrostis Oberd. et Seibert in Seibert 1977 (= Galio-Parietarietalia officinalis Boscaiu et al. 1966) in prevalenza basifilo. In sostanza, le comunità termofile dei ghiaioni saranno riferite a 8110 se silicatiche e a 8130 se carbonatiche.

Nella combinazione fisionomica di riferimento tra le spceie indicate nel manuale : 61.11 Androsacetalia alpinae: Achillea nana, Geum reptans, Ranunculus glacialis, Linaria alpina sono specie presenti anche su calcari e calcescisti.

Riferimenti Bibliografici

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Cesare Lasen: cesarelasen@tele2.it

Alberto Selvaggi: selvaggi@ipla.org