Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

91: Foreste dell'Europa temperata

9110: Faggeti del Luzulo-Fagetum

englishLuzulo-Fagetum beech forests

Faggeta acidofila (Val dei Can - BL), Cesare Lasen

Faggeta acidofila con Luzula nivea (Valli di Lanzo, TO), Cesare Lasen

Codice CORINE Biotopes

41.11 - Central European acidophilous beech forests with woodrush Luzulo‑Fagenion

41.111 - Medio-European collinar woodrush beech forests

41.112 - Hercyno-Jurassian collinar woodrush beech forests

41.171 - Southern Alpine and Apennine acidophilous beech forests

Codice EUNIS

G1.61. Medio-European acidophilous Fagus forests

G1.67. 

Regione biogeografica di appartenenza

Alpina

Descrizione generale dell’habitat

english

Fagus sylvatica and, in higher mountains, Fagus sylvatica-Abies alba or Fagus sylvatica-Abies alba-Picea abies forests developed on acid soils of the medio-European domain of central and northern Central Europe, with Luzula luzuloides, Polytrichum formosum and often Deschampsia flexuosa, Calamagrostis villosa, Vaccinium myrtillus, Pteridium aquilinum.

The following sub-types are included:

41.111 Medio-European collinar woodrush beech forests Acidophilous Fagus sylvatica forests of the lesser Hercynian ranges and Lorraine, of the collinar level of the greater Hercynian ranges, the Jura and the Alpine periphery, of the western sub- Pannonic and the intra-Pannonic hills, not or little accompanied by self sown conifers, and generally with an admixture of Quercus petraea, or in some cases Quercus robur, in the canopy.

41.112 Medio-European montane woodrush beech forests Acidophilous forests of Fagus sylvatica, Fagus sylvatica and Abies alba or Fagus sylvatica, Abies alba and Picea abies of the montane and high-montane levels of the greater Hercynian ranges, from the Vosges and the Black Forest to the Bohemian Quadrangle, the Jura, the Alps, the Carpathians and the Bavarian Plateau.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Faggete, pure o miste, talvolta coniferate, dei substrati silicatici o particolarmente poveri di carbonati, oligotrofiche od oligo-mesotrofiche, a reazione francamente acida, da submontane ad altimontane, dell’arco alpino.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Hercyno-Jurassian collinar woodrush beech forests

41.111 Comunità relativamente termofile della fascia collinare, miste ad altre latifoglie (carpino bianco, farnia e rovere in particolare). 

Medio-European montane woodrush beech forests

41.112. Boschi montani, più freschi, spesso ricchi di conifere (abete rosso e abete bianco).

41.171. Faggete acidofile dei rilievi alpini periferici e dell'Appennino centro-settentrionale

Quale variante si segnala il tipo altimontano-subalpino a Rhododendron ferrugineum, caratteristico dei suoli acidi decarbonatati, diffuso, con lacune, in tutto l'arco alpino.

Combinazione fisionomica di riferimento

Fagus sylvatica, Abies alba, Picea abies, Luzula luzuloides, L. nivea, L. sylvatica agg., Polytrichum formosum, Deschampsia flexuosa, Calamagrostis villosa, Vaccinium myrtillus, Pteridium aquilinum;

41.111 Quercus robur, Q petraea, Sorbus aria, Rubus hirtus, Phyteuma scorzonerifolium, Euphorbia dulcis, Lathyrus niger, Castanea sativa, Hedera helix, Hieracium racemosum, Ostrya carpinifolia, Tilia cordata, Carex pilosa, Symphytum tuberosum subsp. angustifolium, Ilex aquifolium, Molinia arundinacea, Betula pendula.

41.112. Calamagrostis arundinacea, Athyrium filix-femina, Avenella flexuosa, Betula pendula, Festuca flavescens, Festuca heterophylla, Hieracium murorum, Larix decidua, Maianthemum bifolium, Melampyrum pratense, Oxalis acetosella, Pinus sylvestris, Prenanthes purpurea, Pteridium aquilinum, Solidago virgaurea, Sorbus aucuparia, Veronica officinalis, Veronica urticifolia, Viscum album subsp. abietis, Rhododendron ferrugineum, Rubus idaeus, Dryopteris carthusiana, D. filix-mas, D. dilatata, Gymnocarpium dryopteris, Corallorhiza trifida.

41.171. Luzula pedemontana

Riferimento sintassonomico

 Le faggete acidofile vengono di regola riferite alla classe Querco-Fagetea Br.-Bl. et Vlieger in Vlieger 1938, ordine Quercetalia roboris R. Tx. 1931 e all'alleanza Luzulo-Fagion Lohmeyer et R. Tx. in R. Tx. 1954. In Italia sono rappresentate le associazioni:

Luzulo luzuloidis-Fagetum Meusel 1937 (=Luzulo albidae-Fagetum)

Castaneo sativae-Fagetum (Wraber 1955) Marincek et Zupancic 1995 (Poldini, ex schedis)

Phytocoenon Rhododendron ferrugineum-Fagus sylvatica prov. (Del Favero & Lasen, 1993)

Per le faggete acidofile delle Alpi sudoccidentali, si segnalano le seguenti associazioni del Luzulo-Fagion Lohmeyer et R. Tx. in R. Tx. 1954 :

Luzulo niveae-Fagetum sylvaticae Ellenberg et Klötzli 1972

Luzulo pedemontanae-Fagetum sylvaticae Oberdorfer et Hoffmann 1967

Veronico urticifoliae – Fagetum sylvaticae Montacchini 1972 (= Luzulo pedemontanae-Fagetum sylvaticae Oberd. et Hofmann 1967 veronicetosum urticifoliae (Montacchini 1972) Arrigoni et al. 1997)

Bardat al., 2004 nelle Alpi marittime francesi (e dunque potenzialmente in quelle italiane) e Aeschimann et al. (2004) per le Alpi del sud riconoscono la suballeanza: Galio rotundifoliii - Fagenion sylvaticae Gamisans (1977) 1979 (= Luzulo pedemontanae - Fagenion sylvaticae Rameau 1993.

Dinamiche e contatti

Le comunità di Luzulo-Fagion sono da considerarsi climatozonali, termine maturo della serie e possono essere precedute, secondo l’altitudine ed altri fattori, da varie cenosi che includono sia stadi seriali precedenti, ad esempio con abbondanza di Populus tremula e Betula pendula (da abbandono di prati), o anche Corylus, che da stadi di sostituzione derivanti dalle utilizzazioni che, spesso, almeno in fascia montana, favoriscono la Picea e, in quella collinare e submontana, querce e castagno. Da segnalare anche i contatti con situazioni ricche di pino silvestre in stazioni con apporti alluvionali o substrati ghiaiosi. Sempre a causa delle dinamiche selvicolturali, nella fascia montana, potrebbe essere difficile riconoscere comunità di Luzulo-Fagetum da cenosi a dominanza di conifere (Luzulo nemorosae-Abietetum e Luzulo-Piceetum). La variante altimontano-subalpina a Rhododendron ferrugineum (dei suoli carbonatici decalcificati), sostanzialmente stabile essendo tipica di suoli acidi maturi, è spesso a contatto con lariceti primitivi, boschi di conifere, mughete e arbusteti subalpini.

Castaneo-Fagetum stabilisce contatti seriali con i corileti a Daphne mezereum e Luzula nivea e le praterie a Festuca rubra e Stellaria graminifolia.

Specie alloctone

Qualche infiltrazione nella fascia più termofila è possibile (es. Robinia pseudacacia).

Distribuzione dell’habitat in Italia

Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

In condizioni tipiche il riconoscimento di questo habitat è agevole, anche se non mancano sfumature nei rapporti con 9130 “Faggeti dell’Asperulo-Fagetum” (negli aspetti più acidofili). A volte la faggeta è meno riconoscibile per la notevole partecipazione di abete rosso (9410 “Foreste acidofile montane e alpine di Picea (Vaccinio-Piceetea)”) e, nella fascia delle latifoglie, con castagno (9260 “Boschi di Castanea sativa”), querce e carpino bianco (9170 “Querceti di rovere del Galio-Carpinetum”). Rispetto a 9120 “Faggeti acidofili atlantici con sottobosco di Ilex e a volte di Taxus”, che manca nelle Alpi centro-orientali, ed anche in Piemonte, la differenza sostanziale, oltre che fitogeografica, è data dalla partecipazione dominante di tasso e agrifoglio nello strato arboreo dominato. La differenza rispetto all'habitat 9210 riguarda la termofilia di quest'ultimo e la prevalente basicità dei substrati ad eccezione per quelli specificatamente indicati dell'Aspromonte o altre rare eccezioni come quelle della Laga.

Il Luzulo niveae-Fagetum descritto da Ellenberg e Klötzli per il Canton Ticino è limitato in Italia alle prealpi silicee ad elevata oceanicità tra Lombardia occidentale e Piemonte orientale (alto Lario, valli varesine, alto Verbano, Val Grande, Val Sesia). A questo fanno capo aspetti peculiari di bassa quota a Ilex aquifolium e Quercus petraea fisionomicamente coincidenti con l'habitat 9120 ma privi degli elementi schiettamente atlantici che ad esso fanno capo. Nella stessa area sono presenti aspetti di quota a Rhododendron ferrugineum privi di conifere che rappresentano il limite superiore della vegetazione arborea nella regione esalpica. Sulle Alpi esterne lombarde a Est del Lago di Como (Orobie, Val Camonica, Alpi Bresciane) la faggeta acidofila si presenta solo in aspetti ricchi di conifere (abete rosso e abete bianco) e di elementi ad esse legati (Huperzia selago, Lonicera nigra).

Le faggete acidofile dell'Appennino settentrionale-occidentale pur non appartenendo all'associazione Luzolo luzuloidis-Fagetum né all'alleanza Luzulo-Fagion, vengono incluse in questo habitat in quanto viene fatto riferimento al sottotipo CORINE 41.171 che esplicitamente considera le faggete acidofile dell'Appennino.

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Riferimenti Bibliografici online


Nomi dei compilatori con e.mail

Cesare Lasen (cesarelasen@tele2.it)

Alberto Selvaggi (selvaggi@ipla.org) 

Caccianiga Marco (marco.caccianiga@unimi.it) 

Viciani Daniele (daniele.viciani@unifi.it)

Foggi Bruno (bruno.foggi@unifi.it)