Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

22: Dune marittime delle coste mediterranee

2210: Dune fisse del litorale (Crucianellion maritimae)

englishCrucianellion maritimae fixed beach dunes

Un aspetto del Crucianellion maritimae sulle dune presso la foce del Liscia nella Sardegna settentrionale, con Armeria pungens ed Helichrysum italicum ssp. microphyllum, E. Biondi

Codice CORINE Biotopes

16.223 - Ibero-Mediterranean grey dunes

Codice EUNIS

B1.4 - Comunità erbacee delle dune costiere stabili

Regione biogeografica di appartenenza

Mediterranea

Descrizione generale dell’habitat

english

Fixed dunes of the western and central Mediterranean, of the Adriatic, of the Ionian Sea and North Africa with Crucianella maritima, Pancratium maritimum.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Si tratta di vegetazione camefitica e suffruticosa rappresentata dalle garighe primarie che si sviluppano sul versante interno delle dune mobili con sabbie più stabili e compatte.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Crucianella maritima, Pancratium maritimum, Pycnocomon rutifolium, Helichrysum stoechas, H. italicum, H. microphyllum subsp. tyrrhenicum (endemismo sardo-corso-balearico), Ephedra distachya, Schrophularia ramosissima, Armeria pungens, Seseli tortuosum, Anchusa crispa, Rouya polygama, Ononis ramosissima, Astragalus thermensis, Linaria cossonii, Silene velutina, Anchusa crispa ssp. maritima.

Riferimento sintassonomico

Come precisato dalla definizione generale, l’habitat viene riferito a formazioni camefitiche del Crucianellion maritimae Rivas-Goday & Rivas-Martinez 1958 (ordine Helichryso-Crucianelletalia maritimae Géhu, Rivas-Martinez & R. Tüxen 1973 in Géhu 1975, classe Helichryso-Crucianelletea maritimae Géhu, Rivas-Martinez & R. Tüxen 1973 em. Siss 1974).

In generale le numerose associazioni riferite all’alleanza caratterizzante questo habitat sono molto spesso endemo-vicarianti. Particolarmente ricca di associazioni riferibili al Crucianellion maritimae è la Sardegna.

Dinamiche e contatti

Questo habitat si trova in contatto verso mare con le comunità ad Ammophila arenaria dell'habitat 2120 "Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria (dune bianche)" e, laddove queste risultino particolarmente frammentarie, con le comunità a Elymus farctus dell'habitat 2110 "Dune mobili embrionali". Verso l’interno il contatto è con comunità di specie annuali dei Malcolmietalia (habitat 2230 "Dune con prati dei Malcolmietalia") e con le macchie a Juniperus oxycedrus ssp. macrocarpa o J. turbinata dell'habitat 2250* "Dune costiere con Juniperus spp." di cui spesso occupa le radure. Alle formazioni del Crucianellion maritimae si possono collegare comunità briofitiche ascrivibili all'associazione Tortello- Bryetum torquescentis Lo Giudice 1988.

Specie alloctone

Carpobrotus acinaciformis che spesso diventa dominante e quasi esclusiva costituendo densi tappeti che sottraggono spazio vitale alle specie autoctone.

Acacia saligna, A. horrida, Eucaliptus sp. pl., Agave americana e Yucca gloriosa solo occasionalmente

Distribuzione dell’habitat in Italia

Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

In Italia l’habitat è molto localizzato ed in regressione, probabilmente a causa dell’erosione costiera che diminuisce la possibilità di evoluzione dunale riducendo la presenza di siti idonei a questo tipo di habitat che necessita di dune stabili e ben sviluppate. Anche lo sfruttamento turistico delle coste incide negativamente sull’habitat. Data l’estrema rarità dell’habitat nel territorio italiano si consiglia di proporlo come prioritario.

Questo habitat è presente solo nella Regione Biogeografica Mediterranea.

Si tende ad identificare l'habitat con la presenza di Crucianella maritima per cui è necessario precisare che l'assenza  di questa specie non esclude di per sè la presenza dell'habitat.

Per la Basilicata l'habitat risulta di dubbia presenza per le profonde trasformazioni ambientali che hanno interessato il litorale negli ultimi decenni (rimboschimenti, insediamenti turistici, erosione).

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Nomi dei compilatori con e.mail

Edoardo Biondi (e.biondi@univpm.it), Diana Galdenzi (d.galdenzi@univpm.it)