Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

53: Boscaglie termo-mediterranee e pre-steppiche

5320: Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere

english Low formations of Euphorbia close to cliffs

Codice CORINE Biotopes

32.217 Coastal Helichrysum garrigues

Codice EUNIS

F5.512 Garighe costiere ad Helichrysum sp.

Regione biogeografica di appartenenza

Mediterranea

Descrizione generale dell’habitat

english

Low formations of Helichrysum (H. italicum ssp. microphyllum, H. italicum ssp. italicum) with spurges (Euphorbia pithyusa, i.a.), Pistacia lentiscus, Camphorosma monspeliaca, Artemisia densiflora or Thymelaea passerina, T. hirsuta, T. tartonraira in the immediate vicinity of sea cliffs, forming the transition between cliff vegetation or clifftop phryganas and thermo-Mediterranean scrub.


Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Garighe litorali subalofile a dominanza di camefite che si sviluppano su litosuoli in una fascia compresa tra le falesie direttamente esposte all’azione del mare e le comunità arbustive della macchia mediterranea, con possibili espansioni verso l'interno. Queste cenosi sono presenti lungo la costa tirrenica, dalla Liguria alla Sicilia, in Sardegna settentrionale ed in corrispondenza del promontorio del Gargano, su litosuoli di varia natura. La loro distribuzione geografica è quindi prevalentemente tirrenica; del resto le comunità incluse in questo habitat sono caratterizzate da diverse specie ad areale mediterraneo-occidentale.

In termini bioclimatici l’ambito di pertinenza di queste garighe, in accordo con Rivas-Martìnez, è il macrobioclima mediterraneo ed in particolare il bioclima pluvistagionale-oceanico; il termotipo è quello termomediterraneo e l’ombrotipo è quello secco inferiore.


Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

L’habitat comprende due varianti differenti per dominanza fisionomica, inquadramento sintassonomico e distribuzione geografica:

  • comunità caratterizzate dalla presenza di Euphorbia pithyusa, una camefita suffruticosa presente in Liguria, Toscana, Sicilia e Sardegna e Artemisia densiflora endemitca sardo-corsa, con areale ristretto alle coste in corrispondenza delle Bocche di Bonifacio. Comunità a dominanza di queste specie ad oggi sono segnalate solo per la Sardegna settentrionale (Biondi et al., 2001; Farris et al., 2007).
  • cenosi nettamente dominate da specie del genere Helichrysum. In particolare si distinguono comunità dominate da Helichrysum litoreum, e comunità dominate da Helichrysum italicum subsp. italicum. Le prime sono presenti sulle coste dell'Arcipelago Toscano, del Circeo, delle Isole Ponziane, della Penisola Sorrentina, a Capri, Ischia e alle Isole Eolie; le seconde sono limitate al promontorio del Gargano e alle Isole Tremiti. Tra le cenosi in cui la fisionomia è determinata da specie del genere Helichrysum alcune sono caratterizzate dalla dominanza di Anthyllis barba-jovis, una specie ad areale mediterraneo-occidentale con gravitazione prevalentemente tirrenica. Sono comunità molto prossime alla linea di costa ma che risultano sempre più interne rispetto alle cenosi spiccatamente alofile a Crithmum maritimum e Limonium sp.pl.; tali comunità presentano una diffusione discontinua e limitata sulle coste tirreniche toscane, laziali, campane e siciliane, ristretta al Gargano ed alle Isole Tremiti per quanto riguarda il Mar Adriatico. Per quanto riguarda la Sicilia in questo habitat possano essere inclusi anche aspetti di vegetazione a camefite subalofile a dominanza di Helichrysum rupestre (diffuso lungo le coste della Sicilia occidentale), Helichrysum siculum (coste meridionali della Sicilia) e di altre entità presenti nelle Egadi (H. rupestre var. messerii).

Combinazione fisionomica di riferimento

Le specie dominanti sono Helichrysum italicum (Liguria e Puglia); Helichrysum litoreum (Lazio, Toscana, Puglia); Euphorbia pythusa (Sardegna); Anthyllis barba-jovis (Liguria, Toscana, Campania e Puglia); Thymelaea hirsuta (Liguria). In particolare le comunità a dominanza di Thymelaea hirsuta sono estremamente localizzate presso le falesie calcaree di Bergeggi-Capo Vado e non sono state inquadrate dal punto di vista sintassonomico.

Nelle comunità caratterizzate dalla presenza di Anthyllis barba-jovis sono frequenti anche Dianthus sylvestris subsp. longicaulis e Matthiola incana; specie che caratterizzano l’alleanza che comprende queste comunità, si tratta di specie che riescono a svilupparsi su litosuoli e hanno la massima diffusione nel mediterraneo occidentale (Brullo & De Marco 1989). La fisionomia invece è caratterizzata dalla presenza di Helichrysum litoreum, abbondante soprattutto nelle comunità tirreniche: costa e isole della toscana (Foggi et al., 2006), costa e isole campane, isole ponziane; mentre alle Isole Tremiti questa specie è meno abbondante ed è caratteristica la presenza del Fiordaliso delle Tremiti (Centaurea diomedea), endemita esclusivo di questo arcipelago. Sulle coste siciliane l’Anthyllis barba-jovis è presente solo in una località della costa settentrionale (Castel di Tusa) in cui sono segnalate delle comunità caratterizzate dalla presenza di un’altra endemita esclusiva di Sicilia, Calabria e Basilicata, Erucastrum virgatum (Brullo & Minissale 1997).

Per quanto riguarda le comunità con Euphorbia pithyusa e quelle in cui è presente Artemisia densiflora, entrambe sono caratterizzate dall’abbondanza, oltre che di queste due specie, di Helichrysum italicum subsp. microphyllum (Biondi 1992; Biondi et al., 2001), piuttosto frequente. 

Riferimento sintassonomico

Le cenosi ascrivibili a questo habitat sono in parte riferibili all’ordine Helichrysetalia italici Biondi & Géhu 1994 della classe Helichryso staechadis-Crucianelletea maritimae (Géhu, Rivas-Martìnez, R. Tüxen 1973 in Bon & Géhu 1973) Sissingh 1974 em. Géhu & Biondi 1994. In particolare le comunità a Euphorbia pithyusa e Artemisia densiflora nell’alleanza Euphorbion pithyusae Biondi & Géhu 1994, mentre le garighe a dominanza di specie del genere Helichrysum nell’alleanza Helichrysion litorei Biondi 2007. Le garighe a dominanza di Anthyllis barba-jovis invece sono inquadrate nell’alleanza Antyllidion barba-jovis Brullo & De Marco 1989, dell’ordine Senecetalia cinerariae Biondi 2007.

Dinamiche e contatti

Queste comunità occupano una fascia compresa tra le cenosi fortemente alofile delle falesie a dominanza di Crithmum maritimum e specie del genere Limonium (habitat 1240 – Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici) e le comunità arbustive della macchia mediterranea.

Si tratta di comunità primarie che possono espandersi verso l’interno a causa di eventi di disturbo a carico delle comunità di macchia ma in generale hanno carattere primario.

Specie alloctone

L’ambito di pertinenza di questo habitat può essere oggetto di una rapida diffusione del fico degli ottentotti (Carpobrotus edulis, C. acinaciformis).

Distribuzione dell’habitat in Italia

Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Marche

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Alle garighe di questo habitat non vanno associate quelle della Sardegna nord-occidentale ad  Astragalus terraccianoi e Centaurea horrida che rientrao nell'habitat specifico 5410 "Phrygane del Mediterraneo occidentale sulla sommità di scogliere (Astragalo-Plantaginetum subulatae)". 

Le garighe dell'habitat in oggetto sono notevolmente ricche di specie endemiche e di particolare rilevanza fitogeografica per cui l'habitat andrebbe considerato come prioritario. 

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Riferimenti Bibliografici online

Sito internet Repertorio Naturalistico Toscano: http://web.rete.toscana.it/renato/principale.htm

Nomi dei compilatori con e.mail

Carlo Blasi (carlo.blasi@uniroma1.it)

Sabina Burrascano (sabina.burrascano@uniroma1.it)