Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

62: Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli

6240*: Formazioni erbose steppiche sub-pannoniche

englishSub-pannonic steppic grasslands

Festuca valesiaca (Val Venosta - BZ), Cesare Lasen

Prato steppico a Latscher-Sonnenberg (Val Venosta -BZ), Thomas Wilhalm

Codice CORINE Biotopes

34.315 (Sub-Pannonic steppic grasslands)

34.313 (Eastern inner alpine arid grasslands)

34.314 (Western inner Alpine arid grassland)

Codice EUNIS

E1.2 (Prati perenni calcofili e steppe basofile)

Regione biogeografica di appartenenza

Alpina

Descrizione generale dell’habitat

english

Steppic grasslands, dominated by tussock-grasses, chamaephytes and perennials of the alliance Festucion vallesiacae and related syntaxa. These xerotherme communities are developed on southern exposed slopes with AC-soils on rocky substrate and on clay-sandy sedimentation layers enriched with gravels. They are partially of natural, partially of anthropogenic origin.

    Frase diagnostica dell’habitat in Italia

    Praterie steppiche, spesso arricchite in camefite e specie arbustive, sviluppate su suoli molto superficiali, con sottili strati di humus poggianti sul substrato roccioso, generalmente in corrispondenza di stazioni ventose e molto esposte, delle vallate alpine a clima continentale, riferibili all'ordine Festucetalia valesiacae e sintaxa correlati.


    Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

    A livello di variante ecologica si possono considerare i tre habitat Corine su elencati

    Combinazione fisionomica di riferimento

    Achillea tormentosa, A. virescens, Allium flavum (in Italia con distribuzione appenninica), Alyssum alyssoides, Artemisia campestris, Astragalus austriacus, A. excapus, A. monspessulanus, A. onobrychis, Botriochloa ischaemum, Buglossoides incrassata, Carex humilis, C. stenophylla, Cleistogenes serotina, Dracocephalum austriacum, D. ruyschiana, Ephedra helvetica, E. negrii, Euphorbia seguieriana, Festuca rupicola, F. valesiaca, Fumana procumbens, Helianthemum canum, Koeleria macrantha, Lavandula angustifolia, Medicago minima, Ononis cenisia, Onosma helvetica ssp. tridentina, Oxytropis pilosa, Petrorhagia saxifraga, Phleum phleoides, Poa badensis, P. molineri, Potentilla arenaria, P. pusilla, Pseudolysimachion spicatum, Pulsatilla montana Scorzonera austriaca, Silene otites, Stipa capillata, S. eriocaulis, S. pennata (= S. joannis), Teucrium chamaedrys.

    Riferimento sintassonomico

    Praterie continentali inquadrabili nelle alleanze  Festucion valesiacae Br.-Bl. 1936, Stipo-Poion xerophilae Br.-Bl. & Tx. ex Br.-Bl. 1949, Stipo-Poion carniolicae Br.-Bl. 1949 (ordine Festucetalia valesiacae Br.-Bl. & Tx. 1943, classe Festuco-Brometea  Br.-Bl. & Tx. ex Br.-Bl. 1949)

    Anche cenosi di Cirsio-Brachypodion pinnati Hadac & Klika in Klika & Hadac 1944, ricche di elementi steppici, possono essere riferite a questo codice habitat.

    Dinamiche e contatti

    Pur essendo ambienti in parte artificiali, favoriti da pascolamento ovicaprino, la loro evoluzione verso formazioni arbustive ed arboree è piuttosto lenta a causa delle condizioni climatiche e soprattutto edafiche, piuttosto estreme. In dossi ventosi e rupestri si salvano dei frammenti, importanti per la biodiversità. Anche gli incendi, paradossalmente, possono ritardare l’evoluzione verso termini più maturi. In numerose località della Val Venosta, ad esempio, sono stati praticati dei rimboschimenti con pino nero che contribuiscono, al margine, a favorire la disseminazione di questa specie e a modificare le condizioni microclimatiche. La presenza di qualche arbusto e di specie camefitiche dovrebbe essere considerata regolare e insita nel tipo.

    Specie alloctone

    Oltre alla diffusione spontanea di Pinus nigra, favorito dai rimboschimenti artificiali, si segnala la presenza di specie sinantropiche, di disturbo, nei tratti marginali e nelle zone di passaggio. Non si tratta, peraltro, di fenomeni di naturalizzazione invasiva.

    Distribuzione dell’habitat in Italia

    Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige

    ● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
    ● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
    ● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
    ● Dato nuovo
    ● Dato probabile

    Note

    Oltre alle formazioni della Val Venosta, corrispondenti al tipo sono da associare  a questo codice anche le altre formazioni steppiche delle valli aride centro-alpine (Stipo-Poion xerophilae, Stipo-Poion carniolicae).

    Rispetto a cenosi dell'habitat 6210 “Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee)”, il presente habitat, assai raro, è caratterizzato da condizioni estreme, localizzate su crinali, dossi ventosi e suoli assai drenanti,  in ambito continentale: valli interne delle Alpi e dominanza floristica dovuta a Stipa e/o Festuca valesiaca.

    Il termine sub-pannonico è stato introdotto in seguito all’ingresso nell’UE dell’Austria. Non v’è dubbio, come recita il manuale nelle note introduttive, che il significato geografico non debba essere enfatizzato e che, quindi, il termine “pannonico” non vada circoscritto al bacino pannonico in senso stretto.

    Per l’Italia l’introduzione di questo habitat prioritario ha significato la valorizzazione dei consorzi steppici della Val Venosta, per i quali, comunque, il termine sub-pannonico, pur non essendo il più adatto, risulta  compatibile. 

    Formazioni steppiche inquadrabili in Festucion vallesiacae (la doppia “elle” è un refuso) sono indubbbiamente presenti anche nelle Alpi Occidentali (Val d’Aosta, Val di Susa). Comunità di Stipo-Poion xerophilae, verosimilmente, anche in Lombardia (manuale Corine-Biotopes 34-313).

    Riferimenti Bibliografici

    PEDROTTI F., 1963. Nota sulla vegetazione steppica (Stipeto - Poion xerophilae e Diplachnion) dei dintorni di Trento. Studi Trent. Sci. Nat., LX, 3: 288 – 301.

    SCHWABE A., KRATOCHWIL A., 2004. Festucetalia valesiacae communities and xerothermic vegetation complexes in the Central Alps related to environmental factors. Phytocoenologia, 34 (3): 329-446.

    STUDER- EHRENSBERGER K., 1990. Pflanzensoziologische Untersuchungen an extensiv genutzten Rasen des Alpensüdfusses mit besonderem Schwergewicht im Insubrischer Raum. Inauguraldissertation der philosophisch-naturwissenschaftlichen Fakultät der Universität Bern zur Erlangung der Doktorwürde, Bern, 76 pp.

    Riferimenti Bibliografici online

    Nomi dei compilatori con e.mail

    Cesare Lasen, cesarelasen@tele2.it

    Alberto Selvaggi (selvaggi@ipla.org)