Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

71: Torbiere acide di sfagni

7120: Torbiere alte degradate ancora suscettibili di rigenerazione naturale

englishDegraded raised bogs still capable of natural regeneration

Codice CORINE Biotopes

51.2 - Purple moorgrass bogs

Codice EUNIS

D1.1

Regione biogeografica di appartenenza

Alpina (Alp)

Descrizione generale dell’habitat

englishThese are raised bogs where there has been disruption (usually anthropogenic) to the natural hydrology of the peat body, leading to surface desiccation and/or species change or loss. Vegetation on these sites usually contains species typical of active raised bog as the main component, but the relative abundance of individual species is different. Sites judged to be still capable of natural regeneration will include those areas where the hydrology can be repaired and where, with appropriate rehabilitation management, there is a reasonable expectation of reestablishing vegetation with peat-forming capability within 30 years. Sites unlikely to qualify as SACs are those that consist largely of bare peat, that are dominated by agricultural grasses or other crops, or where components of bog vegetation have been eradicated by closed canopy woodlands.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Torbiere alte attive ombrotrofe (alimentate prevalentemente da acque meteoriche), acide, povere di nutrienti minerali, dei Piani Bioclimatici Supra-, Oro- e Crioro-Temperato, con vegetazione perenne a dominanza di specie del genere Sphagnum, degradate per cause prevalentemente antropiche ma ancora suscettibili di rigenerazione naturale. Rientrano in questo habitat tutti gli ecosistemi di torbiera alta che sono stati oggetto di escavazione e nei quali i processi dinamici di formazione dello strato di sfagni vivi ed il conseguente accumulo di torba possono essere ripristinati, una volta rimossi o mitigati i fattori che ne ostacolano lo sviluppo naturale; un processo di recupero efficace richiede tempi di applicazione dell'ordine di alcuni decenni. Nel territorio italiano, considerata la rarità intrinseca delle torbiere, vanno presi in considerazione tutti gli aspetti di torbiera degadata suscettibili di recupero.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Nelle situazioni meno compromesse, tra le specie indicate nel Manuale EUR/27 possono essere menzionate: Andromeda polifolia, Carex pauciflora, Cladonia spp., Drosera rotundifolia, Eriophorum vaginatum, Odontoschisma sphagni, Sphagnum magellanicum, S. imbricatum, S. fuscum, Vaccinium oxycoccos, Carex nigra (= C. fusca), Carex limosa, Drosera anglica, Drosera intermedia, Eriophorum gracile, Rhynchospora alba, R. fusca, Scheuchzeria palustris, Utricularia intermedia, U. minor, U. ochroleuca. Possono essere aggiunte Drosera x obovata e D. rotundifolia, Trichophorum caespitosum, Carex echinata, C. rostrata, C. lasiocarpa, Eriophorum vaginatum, Hammarbya paludosa, Vaccinium microcarpum, Politrichum juniperinum, Vaccinium vitis-idaea, Calluna vulgaris; nei cumuli degli sfagni sono inoltre comuni diverse specie di Alghe, in particolare Desmidiaceae.

Nelle situazioni più degradate possono essere significative anche alcune presenze di pregio della classe Phragmito-Magnocaricetea, quali: Carex elata, C. rostrata, C. diandra. C. appropinquata, e della classe Potametea quali Nymphaea alba, Nuphar lutea, Potamogeton spp. La presenza di queste specie può contribuire a innescare il dinamismo di ricostituzione della torbiera.


Riferimento sintassonomico

I tipi di vegetazione presenti nelle torbiere alte degradate possono mostrare livelli di alterazione più o meno marcati ed in alcuni casi gli aspetti tipici risultano scomparsi a causa delle attività antropiche. In ogni caso i sintaxa di riferimento, da tenere in considerazione anche come modelli per valutare gli esiti delle eventuali attività di recupero e gestione, restano i seguenti: alleanza Sphagnion medii Kästner et Flössner 1933, inclusa nell'ordine Sphagnetalia medii Kästner et Flössner 1933 (= Sphagnetalia magellanici Kästner et Flössner 1933) e nella classe Oxycocco-Sphagnetea Br.-Bl. et R. Tüxen ex Westoff et al. 1946; alleanze Caricion fuscae Koch 1926 em. Klika 1934 (p.p.) e Caricion davalliane Klika 1934 (p.p.), entrambe inquadrate nell'ordine Scheuchzerietalia palustris Nordhagen 1937 e nella classe Scheuchzerio-Caricetea fuscae R. Tüxen 1937.

Dinamiche e contatti

Le torbiere alte degradate possono subire l'invasione da parte di specie idrofitiche, soprattutto nei casi in cui siano state interessate da attività di estrazione della torba e/o bonifica.
Nel primo caso possono formarsi delle ampie vasche che vengono colonizzate da idrofite della classe Potametea; pur potendosi occasionalmente sviluppare aspetti di rilevanza conservazionistica riferibili all'Habitat 3150 "Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition", essi vanno comunque considerati come temporanee fasi di sviluppo dei processi di interrimento necessari per ripristinare l'originale livello della torbiera. In assenza di interventi specifici, si assiste alla spontanea ricolonizzazione della vegetazione sui margini delle vasche, riconducibile a tipologie delle alleanze Magnocaricion Koch 1926 e Phragmition Koch 1926. Queste fasi sono essenziali per un potenziale ritorno delle popolazioni di sfagni.
Per quanto riguarda gli aspetti legati alle bonifiche, qualora il processo sia reversibile, come nel caso di trasformazioni limitate alla formazione di prati stabili falciabili, si può osservare la comparsa di tipologie di vegetazione che vanno dalla classe Scheuchzerio-Caricetea fuscae R. Tx. 1937 (con entrambe le alleanze, basifila ed acidofila) all’alleanza Molinion Koch 1926. Nei casi estremi ed irreversibili si assiste allo sviluppo di fitocenosi dell’alleanza Arrhenatherion Koch 1926. In ogni caso, qualora sia presente un mosaico relittuale, è opportuno operare qualsiasi sforzo per il recupero delle condizioni preesistenti.

Specie alloctone

Distribuzione dell’habitat in Italia

Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Piemonte: Tale habitat è potenzialmente presente in tutte le aree dove erano presenti torbiere a sfagni, attivamente sfruttate nel secolo scorso e oggetto di drenaggi, bonifiche, estrazione della torba, alterazione del livello della falda idrica; in linea di massima tali azioni hanno alterato irreversibilmente questi habitat di cui è difficile ora risalire all’originale fisionomia vegetazionale o composizione floristica; Non si esclude che un tempo potessero essere presenti anche torbiere alte attive, soprattutto in contesti planiziali intermorenici;  sicuramente erano presenti come torbiere di transizione (Laghi di Avigliana, Viverone, Candia, Lagoni di Mercurago, etc.). In ambiente alpino, le aree attualmente inquadrabili come torbiere alte attive che hanno parzialmente subito degrado  sono da includere in questo habitat.

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Nomi dei compilatori con e.mail

Roberto Venanzoni - rvenanzo@unipg.it