Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

91: Foreste dell'Europa temperata

9130: Faggeti dell’Asperulo-Fagetum

englishAsperulo-Fagetum beech forests

Abieteto in Val Tovanella (BL), Cesare Lasen

Faggeta neutrofila con Galium odoratum (Lentiai - BL), Alberto Scariot

Codice CORINE Biotopes

41.13 - Medio-European neutrophile beech forests

41.131 - Medio-European collinar neutrophile beech forests

41.133 - Medio-European montane neutrophilous beech forests

41.174 Southern Alpine and Apennine neutrophile beech forests

Codice EUNIS

G1.63 - Boschi e foreste neutrofile centro-europee di Fagus sylvatica dominante con Anemone nemorosa, Lamium galeobdolon, Galium odoratum, Melica uniflora e/o specie affini


Regione biogeografica di appartenenza

Continentale, Alpina

Descrizione generale dell’habitat

englishFagus sylvatica and, in higher mountains, Fagus sylvatica-Abies alba or Fagus sylvatica-Abies alba-Picea abies forests developed on neutral or near-neutral soils, with mild humus (mull), of the medio-European and Atlantic domains of Western Europe and of central and northern Central Europe, characterised by a strong representation of species belonging to the ecological groups of Anemone nemorosa, of Lamiastrum (Lamium) galeobdolon, of Galium odoratum and Melica uniflora and, in mountains, various Dentaria spp., forming a richer and more abundant herb layer than in the forests of 9110 and 9120.

Sub-types :

41.131 - Medio-European collinar neutrophilous beech forests

41.135 - Pannonic neutrophilme beech forests

Neutrophilous beech forests of medio-European affinities of the hills of the Pannonic plain and its western periphery.

41.132 - Atlantic neutrophile beech forests

Atlantic beech and beech-oak forests with Hyacinthoides non-scripta, of southern England, the Boulonnais, Picardy, the Oise, Lys and Schelde basins.

41.133 - Medio-European montane neutrophilous beech forests

Neutrophile forests of Fagus sylvatica, Fagus sylvatica and Abies alba, Fagus sylvatica and Picea abies, or Fagus sylvatica, Abies alba and Picea abies of the montane and high-montane levels of the Jura, the northern and eastern Alps, the western Carpathians and the great Hercynian ranges.

41.134 - Bohemian lime-beech forests

Fagus sylvatica or Fagus sylvatica-Abies alba forests rich in Tilia spp., of the Bohemian basin.

Neutrocline or basicline Fagus sylvatica and Fagus sylvatica-Quercus petraea-Quercus robur forests of hills, low mountains and plateaux of the Hercynian arc and its peripheral regions, of the Jura, Lorraine, the Paris basin, Burgundy, the Alpine piedmont, the Carpathians and a few localities of the North Sea-Baltic plain.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Faggete, pure o miste con abete rosso e bianco (questi localmente anche prevalenti), delle regioni alpine, da submontane ad altimontane, tendenzialmente neutrofile e meso-eutrofiche, con ricco strato erbaceo.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

41.131. Faggete collinari neutrofile medio-europee.  Si tratta di comunità neutro-basifile con faggio eventualmente associato a farnia e rovere, collinari, bassomontane o di plateaux, che interessano anche il piede delle Alpi, oltre a Francia, regioni Baltiche e Carpazi.

41.133. Faggete montane neutrofile medio-europee. Si comprendono faggete, abieti-faggeti, piceo-faggeti e piceo-abieti-faggeti. Gli abieteti, in cui prevale l'abete bianco, ma con corredo erbaceo tipicamente fagetale, possono rappresentare una variante ecologica.

41.174. Faggete neutrofile, delle Alpi sudoccidentali, di regola con ricco sottobosco erbaceo.

Combinazione fisionomica di riferimento

Fagus sylvatica, Abies alba, Picea abies, Anemone nemorosa, Lamiastrum (Lamium) galeobdolon, Galium odoratum, Melica uniflora, Dentaria spp. (Dentaria enneaphyllos, D. pentaphyllos, D. heptaphyllos, D. bulbifera), Cardamine kitaibelii, Actaea spicata, Allium ursinum, Anemone nemorosa, Aruncus dioicus, Circaea alpina, Festuca altissima,  Impatiens noli-tangere, Petasites albus,  Acer pseudoplatanus, Adenostyles glabra, Anemone trifolia, Aremonia agrimonioides, Athyrium filix-femina, Carex sylvatica, Cystopteris sudetica, Daphne mezereum, Dryopteris dilatata, Dryopteris filix-mas, Galium aristatum, Geranium robertianum, Geranium sylvaticum, Gymnocarpium dryopteris, Helleborus viridis, Hieracium murorum, Laburnum alpinum, Lathyrus vernus, Lilium martagon, Lonicera alpigena, Lonicera nigra, Lonicera xylosteum, Luzula nivea, L. sylvatica, Mercurialis perennis, Milium effusum, Mycelis muralis, Neottia nidus-avis, Oxalis acetosella, Paris quadrifolia, Phyteuma spicatum, Polygonatum verticillatum, Polystichum aculeatum, Prenanthes purpurea, Prunus avium, Pulmonaria officinalis, P. saccharata, Ranunculus lanuginosus, Ranunculus platanifolius, Rubus idaeus, Sanicula europaea, Saxifraga rotundifolia, Scilla bifolia, Senecio ovatus, Sorbus aucuparia, Thalictrum aquilegiifolium, Trochiscanthes nodiflora Vaccinium myrtillus, Valeriana tripteris, Veronica urticifolia, Viola riviniana, Festuca heterophylla, Epipactis helleborine, Cyclamen purpurascens, Melittis melissophyllum, Paeonia officinalis, Hepatica nobilis,  Geranium nodosum, Carex digitata, Euphorbia dulcis, Calamintha grandiflora, Buxus sempervirens, Hieracium prenanthoides, Hordelymus europaeus, Fraxinus excelsior, Primula vulgaris, Vinca minor, Polygonatum multiflorum, Melica uniflora, Dryopteris affinis.

Riferimento sintassonomico

Le faggete di questo habitat sono incluse nella classe Querco-Fagetea Br.-Bl. et Vlieger in Vlieger 1937, ordine Fagetalia sylvaticae Pawlowski in Pawlowski et al. 1928, alleanza Fagion sylvaticae Luquet 1926. Comprende Asperulo odoratae-Fagetum Sougnez et Thill 1959 (= Asperulo odorati-Fagetum Rubel 1930, Asperulo-Abieti-Fagetum T. Mueller 1966) della suballeanza Eu-Fagenion Oberd. 1957.

La suballeanza Geranio nodosi-Fagenion sylvaticae (S. Gentile 1974) Ubaldi & Speranza 1985, è rappresentata in particolare da Trochiscantho-Fagetum Gentile 1974 che è vicariante, nelle Alpi sudoccidentali, dell'Asperulo-Fagetum.

L'associazione di riferimento per le faggete eutrofiche nell'Appennino settentrionale risulta essere Cardamino heptaphyllae-Fagetum sylvaticae Oberdorfer et Hofmann 1967, tipificata recentemente (Gabellini et al., 2006); probabilmente gran parte delle fitocenosi in passato attribuite a Trochiscantho-Fagetum Gentile 1974 sono da riferire a questa associazione, peraltro nomenclaturalmente prioritaria.

Dinamiche e contatti

Si tratta di formazioni climatozonali, termini evoluti della serie e, quindi, molto stabili, tranne, nella fascia montana, per effetto di successioni cicliche in tempi secolari che potrebbero condurre a cenosi classificabili tra i boschi di conifere. Sempre nella fascia montana, ad eccezione dei settori esalpici più esposti alle correnti umide oceaniche, l’abete bianco tende ad essere più competitivo procedendo dai versanti prealpini verso quelli interni, fino a sparire quasi completamente nelle vallate continentali dove resta relegato a situazioni microclimatiche molto particolari. Poiché, nella grande maggioranza dei casi, questi boschi fertili e produttivi, sono soggetti a regolari utilizzazioni pianificate, è possibile influenzarne l’evoluzione in favore della Picea, ad esempio, oppure al contrario, per mantenere il solo faggio ostacolando l’ingresso delle conifere (ad esempio con ceduazioni). Dall’abbandono di aree prative si sviluppano a volte arbusteti (corileti soprattutto), o neoformazioni con aceri e frassini che poi verranno sostituiti dal faggio. I contatti sono molto frequenti verso il basso con cenosi del Carpinion (difficile stabilire, talvolta, un confine preciso) e verso l’alto con peccete o piceo-abieteti. Rilevanti e frequenti anche i contatti con cenosi di forra del Tilio-Acerion. Non si rammentano qui le cenosi accessorie delle schiarite e degli orli (Atropion, Trifolion medii, ecc.).

Specie alloctone

Distribuzione dell’habitat in Italia

Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

La classificazione delle faggete, almeno di quelle alpine, si è fondata sulla distinzione di tre grandi gruppi (ai quali sono stati aggiunti quello atlantico -9120- e quello subalpino con aceri e megaforbie -9140-):  acidofile, neutrofile e basifile, ricorrendo alla sintassonomia classica in uso nell’Europa Centrale. Sostanzialmente, a 9130 dovrebbero essere riferite faggete (e abieti-faggeti) piuttosto fertili, senza problemi di aridità estiva o di distrofia.

Queste faggete sono diffuse nelle Alpi centro-occidentali e  progressivamente sostituite, in quelle sudorientali, dalle diverse comunità di Aremonio-Fagion. In Friuli Venezia Giulia , ad esempio, restano localizzate sulle Arenarie del Werfen e la composizione floristica differisce da quella del tipico Asperulo-Fagetum dell'Europa centrale. In Lombardia, ad esempio, le faggete mesofile eutrofiche a Galium odoratum sono impostate su substrati carbonatici stratificati, facilmente alterabili che originano suoli profondi, con presenza di depositi morenici silicatici. Esse sono presenti nella zona del Lario e Prealpi varesine e bergamasche, da 400 fino a 1200 m con esposizioni tendenzialmente settentrionali, legate a climi estremamente piovosi (2000 mm/annui).

Il problema della identificazione di queste faggete dipende dalla composizione floristica che è intermedia tra quella dell’autentico Luzulo-Fagetum (9110 “Faggeti del Luzulo-Fagetum”) marcatamente acidofilo e quella delle faggete basifile di Aremonio-Fagion (91K0 “Foreste illiriche di Fagus sylvatica (Aremonio-Fagion)”) con le quali può stabilire dei contatti catenali. Può essere differenziato rispetto a queste due categorie sulla base delle specie suggerite nella “Combinazione specifica”. Rispetto alle analoghe faggete centroeuropee si differenzia per la presenza, fra l’altro, di Laburnum alpinum.

Si ritiene l'habitat presente in Italia sulle Alpi ed in parte nell'Appennino settentrionale.

Nelle Alpi sudoccidentali l'Asperulo-Fagetum è vicariato da comunità afferenti a Geranio nodosi-Fagenion, in particolare a Trochiscantho-Fagetum, che corrispondono al codice Corine 41.174, non espressamente citato dal manuale EUR27, ma certamente del tutto congruente con la descrizione e con le finalità della direttiva.

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Cesare Lasen (cesarelasen@tele2.it)

Alberto Selvaggi (selvaggi@ipla.org)

Livio Poldini (poldini@units.it) 

Daniele Viciani (daniele.viciani@unifi.it)

Bruno Foggi (bruno.foggi@unifi.it)