Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

51: Arbusteti submediterranei e temperati

5130: Formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli

englishJuniperus communis formations on heaths or calcareous grasslands

Codice CORINE Biotopes

31.881 - Juniper downs
31.882 - Juniper heaths

Codice EUNIS

F3.16 - Cespuglieti di Juniperus communis

Regione biogeografica di appartenenza

CONT ALP MED

Descrizione generale dell’habitat

english

Formations with Juniperus communis of plain to montane levels. They mainly correspond to phytodynamic succession of the following types of vegetation:
a) generally, mesophilous or xerophilous calcareous and nutrient poor grasslands, grazed or let lie fallow, of the
Festuco-Brometea and Elyno-Seslerietea.
b) more rarely, heathlands of the
Calluno vulgaris-Ulicetea minoris (31.2).


Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Arbusteti più o meno radi dominati da Juniperus communis. Sono generalmente cenosi arbustive aperte, che includono sia gli ambiti di prateria in cui il ginepro comune forma piccoli nuclei che gli ambiti in cui il ginepro, spesso accompagnato da altre specie arbustive (fra cui Rosa sp. pl., Crataegus monogyna, Prunus spinosa), forma nuclei più ampi. Si tratta di cenosi secondarie che colonizzano praterie pascolate e prato-pascoli ora in abbandono.
Sono diffusi nella fascia collinare e montana, prevalentemente su substrati carbonatici, ma anche di natura diversa, in condizioni da xerofile a mesoxerofile. L’habitat è presente in tutta l’Italia settentrionale e centrale; nella regione alpina è poco comune mentre è frequente nell’area appenninica.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Sono distinguibili due sottotipi:
31.881. Formazioni a Juniperus communis che si sviluppano su substrati calcarei in praterie xerofile o mesofile essenzialmente riconducibili alla Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. ex Br.-Bl. 1949.
31.882. Formazioni a Juniperus communis che si sviluppano in ambiti di brughiera riferibili alle classi Calluno-Ulicetea Br.-Bl. & Tx. ex Klika & Hadac 1944 o Nardo-Callunetea Oberdorfer 1979.

Combinazione fisionomica di riferimento

Juniperus communis, Crataegus monogyna, Prunus spinosa, Berberis vulgaris e diverse specie del genere Rosa (fra cui Rosa pouzinii, Rosa corymbifera,Rosa spinosissima, Rosa canina s.s., Rosa squarrosa) e del genere Rubus.
Inoltre, per la Sardegna sono da aggiungere Cornus sanguinea, Pyracantha coccinea, Borago morisiana, Thymelaea tartonraira.

Nel sottotipo 31.881, sono frequenti le specie riconducibili alla classe Festuco-Brometea come, ad esempio, Artemisia alba, Bromus erectus, Brachypodium rupestre, Dianthus carthusianorum, Galium lucidum, Stachys recta, Teucrium chamaedrys.
Nel sottotipo
31.882 Calluna vulgaris, Danthonia decumbens, Deschampsia flexuosa, Genista germanica, G. tinctoria, Nardus stricta, Vaccinum myrtillus.

Fra le specie di interesse conservazionistico rilevabili in questo habitat sono da segnalare le numerose specie di Orchidaceae, soprattutto legate ai lembi di prateria. Per la Toscana e le Marche è di particolare rilevanza la presenza nell’habitat di Arceuthobium oxycedri.

Riferimento sintassonomico

L’habitat 5130 può essere interpretato come un mosaico di comunità erbacee e arbustive riconducibili a syntaxa differenti. Su substrati calcarei (31.881) i diversi tipi di praterie su cui si insediano i nuclei di Juniperus communis possono essere inquadrate essenzialmente nella classe Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. ex Br.-Bl. 1949, mentre le porzioni arbustate più chiuse possono essere riferite all’ordine Prunetalia spinosae Tx. 1952 e alle alleanze Berberidion vulgaris Br.-Bl ex Tx 1952 o Cytision sessilifolii Biondi et al. 1988; su substrati più acidi, in ambiti di brughiera, le comunità attribuite al sottotipo 31.882 sono state riferite alla classe Calluno-Ulicetea Br.-Bl. & Tx. ex Klika & Hadac 1944 o, nel caso delle comunità piemontesi che si insediano su suoli derivati da ofioliti o paleosuoli, alla classe Nardo-Callunetea Oberdorfer 1979.

Dinamiche e contatti

L’habitat costituisce uno stadio secondario legato all’abbandono o alla diminuzione delle pratiche gestionali che si origina in seguito alla ricolonizzazione di praterie precedentemente pascolate o, più raramente, falciate o coltivate, da parte del ginepro comune.
Il sottotipo 31.881 è dinamicamente legato alle comunità erbacee della Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. ex Br.-Bl. 1949 riconducibili all’habitat 6210 “Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo” e, in Friuli, 62A0 "Formazioni erbose secche della regione submediterranea orientale (Scorzoneretalia villosae)" con le quali forma spesso dei mosaici seriali. In assenza di interventi può evolvere verso diverse formazioni forestali di latifoglie (querceti, ostrieti e faggete). Spesso, in questi contesti, può essere in contatto con le formazioni dell’Alysso-Sedion albi Oberd. & Th. Mueller 1961 (habitat 6110* ”Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile dell’Alysso-Sedion albi).
Negli ambiti più continentali del settore alpino (Valle d'Aosta, Piemonte, Trentino Alto-Adige e Veneto) può evolvere verso pinete di pino silvestre e peccete. Diffuso nella fascia montana e submontana del settore prealpino in siti in cui la vegetazione potenziale è la faggeta. Negli stadi arbustivi prenemorali le comunità di questo habitat sono ricche di entità degli orli boschivi (Geranion sanguinei).
In Piemonte il sottotipo
31.882 può mostrare una rinnovazione di betulla e talvolta di pino silvestre e la tendenza ad evolvere verso una vegetazione potenziale costituita da querceti di farnia o rovere. In Friuli questo sottotipo stabilisce rapporti dinamici con i boschi a Betula pendula, Populus tremula e Pteridium aquilinum, nonchè con calluneti a Chamaecytisus hirsutus (= Cytisus hirsutus) riferibili all'habitat 4030 "Lande secche europee".
Inoltre, sono da segnalare i contatti con le formazioni a Nardus stricta riconducibili all’habitat 6230 “Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell’Europa continentale)”.
Limitatamente alla Sardegna le comunità riferite a questo habitat risultano in contatto catenale con i boschi mesofili del Cyclamino repandi-Ostryetum carpinifoliae e con le leccete del Saniculo europeae-Quercetum ilicis.


Specie alloctone

Distribuzione dell’habitat in Italia

Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna, Puglia

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Il sottotipo 31.881 si sovrappone, almeno parzialmente, all’habitat 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo” quando questo è riferito a pascoli con radi cespugli di Juniperus communis, mentre il 31.882, in Liguria, può sovrapporsi con l’habitat 4030 “lande secche europee”.

Gli aspetti caratterizzati da Juniperus communis subsp. alpina, propri di quote più elevate, vanno riferiti all'habitat 4060 "Lande alpine e boreali".

Gli aspetti in cui sono prevalenti specie del genere Rosa meriterebbero di essere considerate come variante ecologica o sottotipo a parte.


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Nomi dei compilatori con e.mail

Carlo Blasi - carlo.blasi@uniroma1.it

Eva Del Vico - eva.delvico@uniroma1.it