Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

94: Foreste di conifere delle montagne temperate

9420: Foreste alpine di Larix decidua e/o Pinus cembra

englishAlpine Larix decidua and/or Pinus cembra forests

Lariceto (Valsorda - TN), Alberto Scariot

larici-cembreto, verso il Pomagagnon, Cortina d'Ampezzo (BL), Michele Da Pozzo

Bosco subalpino a larice: Rhodothamno-Laricetum (Alpi Carniche, UD), Francescato C.

Codice CORINE Biotopes

42.31 - Eastern Alpine siliceous larch and arolla forests

42.32 - Eastern Alpine calcicolous larch and arolla forests

Codice EUNIS

G3.2 - Boschi e foreste alpine di Larix decidua e Pinus cembra

Regione biogeografica di appartenenza

Alpina

Descrizione generale dell’habitat

english

Forests of the sub-alpine and sometimes montane levels, dominated by Larix decidua or Pinus cembra; the two species may form either pure or mixed stands, and may be associated with Picea abies or Pinus uncinata.

Sub-types:

42.31 - Eastern Alpine siliceous larch and arolla forests. Larici-Cembretum.

Sub-alpine Larix decidua, Pinus cembra, or Larix decidua-Pinus cembra forests of the eastern

and central Alps, mostly of the inner ranges, usually on siliceous substrates, with an often

species-poor undergrowth comprising Vaccinium myrtillus, Rhododendron ferrugineum,

Calamagrostis villosa, Luzula albida.

42.32 - Eastern Alpine calcicolous larch and arolla forests. Laricetum, Larici-Cembretum

Rhododendretosum hirsuti

Sub-alpine and montane Larix decidua, Larix decidua - Picea abies, Pinus cembra or Larix

decidua-Pinus cembra forests of the eastern and central Alps, mostly of the outer ranges, on

calcareous substrates, with a usually species-rich undergrowth including Erica herbacea,

Polygala chamaebuxus, Rhododendron hirsutum or Pinus mugo.

42.35 - Carpathian larch and arolla forests

Uncommon Larix decidua or Pinus cembra formations of the Carpathians, each occurring as a

single dominant, together as codominants, or mixed with Picea abies.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Foreste subalpine, o talvolta altimontane, con prevalenza di Larix decidua e/o Pinus cembra, costituenti formazioni pure o miste, talvolta associate con Picea abies o Pinus uncinata.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

42.31. Larici-Cembretum. Include lariceti, cembrete e larici-cembreti su substrati silicatici, anche misti con abete rosso, diffusi dalle Alpi occidentali alle orientali, principalmente nelle catene interne, con corredo floristico relativamente povero: Vaccinium myrtillus, Rhododendron ferrugineum, Calamagrostis villosa, Luzula albida.

42.32. Laricetum, Larici-Cembretum rhododendretosum hirsuti. Include formazioni altomontano-subalpine di substrati carbonatici, anche miste con abete rosso, delle Alpi centro-orientali, con ricco corredo floristico nel sottobosco: Erica herbacea, Polygala chamaebuxus, Rhododendron hirsutum, Pinus mugo.

Combinazione fisionomica di riferimento

Larix decidua, Pinus cembra

42.31 silicicolo (e suoli acidi, decarbonatati) e specie indifferenti.

Calamagrostis villosa, Picea abies, Rhododendron ferrugineum, Vaccinium myrtillus, Vaccinium vitis-idaea, Linnaea borealis, Luzula luzulina, Moneses uniflora, Adenostyles alliariae, Alnus alnobetula, Aster bellidiastrum, Athyrium filix-femina, Avenella flexuosa, Bartsia alpina, Calluna vulgaris, Carex ferruginea, Chaerophyllum villarsii, Cicerbita alpina, Clematis alpina, Dryopteris expansa, D. dilatata, Dryopteris filix-mas, Empetrum hermaphroditum, Gymnocarpium dryopteris, Hieracium murorum, Homogyne alpina, Huperzia selago, Juniperus nana, Laserpitium halleri, Loiseleuria procumbens, Lonicera caerulea, Luzula sylvatica subsp. sieberi, L. albida, Lycopodium annotinum, Maianthemum bifolium, Melampyrum sylvaticum, Oxalis acetosella, Pinus mugo, Polygala chamaebuxus, Rosa pendulina, Rubus saxatilis, Saxifraga cuneifolia, Solidago virgaurea subsp. alpestris, Sorbus aucuparia, Sorbus chamaemespilus, Valeriana montana, Valeriana tripteris, Viola biflora, Pinus uncinata, Abies alba, Festuca flavescens, Geranium sylvaticum, Rumex alpestris, Peucedanum ostruthium, Trollius europaeus, Veratrum album, Arctostaphylos uva-ursi.

Spesso rilevante il contributo di muschi e licheni.

42.32 basifilo (solo le differenziali)

Rhododendron hirsutum, Sesleria caerulea, Rhodothamnus chamaecistus, Erica carnea, Adenostyles glabra, Calamagrostis varia, Carduus defloratus, Daphne striata, Dryas octopetala.

Riferimento sintassonomico

Nell'ambito della classe Vaccinio-Piceetea Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 1939, ordine Piceetalia excelsae Pawlowski in Pawlowski et al. 1928, le cenosi mesofile su substrati silicatici afferiscono a Larici-Pinetum cembrae (Pallmann et Haffter 1933) Ellenberg 1963 (Piceion excelsae Pawlowski in Pawlowski et al., 1928). Quelle xerofile si riferiscono a Cotoneastro-Pinetum cembrae Béguin et Theurillat 1982. Le cembrete e anche i lariceti basifili vengono inquadrati in Erico-Pinion mugo Leibundgut 1948 nom. inv. (Erico-Pinetalia Horvat 1959; Erico-Pinetea Horvat 1959); le associazioni di riferimento sono Pinetum cembrae Bojko 1931, Laricetum deciduae Bojko 1931, Rhodothamno-Laricetum (Zukrigl 1973) Willner et Zukrigl 1999.

Dinamiche e contatti


I boschi di larice possono assumere un carattere di comunità durevole, soprattutto nelle Alpi orientali ove la concorrenza dell'abete rosso è rilevante. I contatti con l'habitat 9410 "Foreste acidofile di Picea montano-alpine" sono spesso evidenti e si riscontrano varianti altitudinali. A parte l’influenza del pascolamento e delle attività antropiche, si verificano anche fenomeni naturali, collegati a innevamento e apporti detritico-colluviali, che favorendo il ringiovanimento dei suoli accrescono la competitività del larice. La presenza del pino cembro, in alcuni distretti ostacolata in quanto poco favorevole al pascolo,  corrisponde a situazioni più vicine a quelle naturali. Non mancano, peraltro, aspetti in cui sia larice che pino cembro colonizzano direttamente versanti rupestri e, soprattutto il larice, falde detritiche e massi grossolani stabilizzati. I contatti più frequenti, in relazione ai tipi presenti, sono quelli con gli arbusteti, a Alnus viridis (buona disponibilità idrica e di nutrienti), a Rhododendron ferrugineum, a Juniperus nana e ad Arctostaphylos uva ursi e/o Juniperus sabina, o a Erica carnea e Pinus mugo nei settori basifili. Si segnalano, inoltre, stadi di larici-cembreto subalpino (m 1800-2000) in cui, con Picea quasi assente, o al massimo accessoria, è vitale e ben rappresentato l’abete bianco (nel sottobosco a Rhododendron ferrugineum, con o senza Alnus viridis). L’abbandono di pascoli e prati,  sta favorendo ricolonizzazioni su vasti comprensori, soprattutto da parte del larice. Si è notato, peraltro, che nelle aree dove il portaseme non manca, anche il cembro svolge egregiamente la funzione di diretto colonizzatore di praterie e pascoli. Una situazione peculiare delle Dolomiti più interne a clima continentale è la pineta cosiddetta endalpica, che nella fascia altimontana (1400-1800 m) è prevalente in alcuni versanti ed è caratterizzata da una consociazione di pino silvestre, pino cembro, pino mugo, abete rosso e larice. Nelle Alpi occidentali, infine, da non trascurare i rapporti con formazioni ricche di Pinus uncinata, mediamente più primitive o confinate su versanti con minori probabilità evolutive. Nel settore sud-alpino lombardo (Alpi Orobie e gruppo dell'Adamello) le formazioni a Pinus cembra si rinvengono sovente impostate su praterie a Festuca scabriculmis, che mantengono intatta la loro composizione floristica, associate a uno strato arbustivo a  Juniperus nana. In queste situazioni è spesso presente Picea excelsa.

Specie alloctone

Distribuzione dell’habitat in Italia

Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Meriterebbe di essere considerata, probabilmente in questo ambito, anche la componente lichenica, certamente ben studiata in alcuni settori ed aree protette. L’importanza dei boschi vetusti, ancorché radi, degli alberi secolari, di una selvicoltura che rispetti queste straordinarie formazioni di alta quota, merita di essere ulteriormente ribadita.

Formazioni afferenti a questo codice non sono confondibili con altre. Solo i contatti con 9410 -foreste acidofile di Picea montano-alpine- sono, talvolta, così stretti che si osservano sia fasi di transizione altitudinale (con 9420 che si propone più in alto) che di dinamica seriale (lariceti in successsione con pecceta). Aspetti rupestri e primitivi formano spesso mosaici con altri tipi di habitat, soprattutto arbustivi.

La posizione sintassonomica di Rhodothamno-Laricetum è ancora controversa (Dakskobler, 2006; Poldini & Bressan, 2007) in quanto intermedia fra i Vaccinio-Piceetea Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 1939 e gli Erico-Pinetea Horvat 1959. Si propone provvisoriamente il suo inserimento in Vaccinio-Piceetea, alleanza Piceion excelsae Pawlowski in Pawlowski et al. 1928, suballeanza Calamagrostio variae-Abietenion (Horvat 1962) Exner & Willner 2007 ricca in elementi pinetali.

Le formazioni subalpine, anche relativamente dense, ma con copertura arborea inferiore al 40%, con ricco strato arbustivo a rododendro ferrugineo, riferibili alle subassociazioni laricetosum e cembretosum del Vaccinio-Rhododendretum ferruginei Br.-Bl. 1927 (= Rhododendretum ferruginei Rübel 1911), alleanza Rhododendro-Vaccinion J. Br.-Bl. ex G. Br.-Bl. et J. Br.-Bl. 1931, ordine Rhododendro-Vaccinietalia Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 1926, classe Loiseleurio-Vaccinietea Eggler 1952, dovranno essere considerate nell'habitat 4060 ("Lande alpine e boreali").

Riferimenti Bibliografici

Andreis C., S. Armiraglio, M. Caccianiga, B. Cerabolini. La vegetazione forestale dei Piceetalia excelsae Pawl. in Pawl. et al. 1928 nelle Alpi Lombarde. Fitosociologia (in stampa).

Andreis C., S. Armiraglio, M. Caccianiga, D. Bortolas, A. Broglia, 2005. Pinus cembra L. nel settore sud-alpino Lombardo. Natura Bresciana, 34: 19-39.

DEL FAVERO R., DE MAS G., LASEN C., PAIERO P., 1986. Il pino cembro nel Veneto. Dip. Foreste Regione Veneto, Venezia.

FILIPELLO S., SARTORI F., VITTADINI M., 1981. Le associazioni del cembro nel versante meridionale dell'arco alpino, 2: La vegetazione, aspetti forestali. Atti Ist. Bot. Lab. Critt. Univ. Pavia, s. 6, 14: 1 - 48.

GAFTA D., 1992. Il profilo della vegetazione del versante NO del Monte Cermis (Trentino). Studi Trent. Sc. Nat, 67: 35 - 52.

SBURLINO G., LASEN C., BUFFA G., GAMPER U., 2006. Sintassonomia e nomenclatura delle comunità forestali a Pinus cembra L. delle Alpi italiane. Fitosociologia, 43 (2): 3-20.

SINISCALCO C., 1996. Impact of tourism on flora and vegetation in the Gran Paradiso National Park (NW-Alps, Italy)". Braun-Blanquetia, n. 14:1-59.

Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Cesare Lasen (cesarelasen@tele2.it)

Giovanni Sburlino (sburlino@unive.it)