Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

91: Foreste dell'Europa temperata

91B0: Frassineti termofili a Fraxinus angustifolia

englishThermophilous Fraxinus angustifolia woods

Codice CORINE Biotopes

41.86 Thermophilous ash woods

44.635 Italian ash galleries

Codice EUNIS

G1.7C6 - Boschi termofili non alluvionali di Fraxinus angustifolia e F. ornus

G1.33 (Boschi ripariali mediterranei a Fraxinus angustifolia dominante),

G1.35 - Foreste fluviali mediterraneo-pontiche a Fraxinus angustifolia

Regione biogeografica di appartenenza

Continentale e Mediterranea

Descrizione generale dell’habitat

english

Non-alluvial, non-ravine formations dominated by Fraxinus angustifolia, often mixed with Quercus pubescens or Q. pyrenaica.

Sub-types :

41.861 - Sicilian narrow-leaved ash woods

Fraxinus angustifolia woods of western Sicily.

41.862 - Iberian narrow-leaved ash woods

Fraxinus angustifolia woods of the Iberian peninsula.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Boschi mesomediterranei o submediterranei termofili ripariali a dominanza di Fraxinus oxycarpa. Si sviluppano su suoli umidi nei tratti terminali dei fiumi e presso la foce.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Fraxinus angustifolia ssp. oxycarpa F. angustifolia ssp. angustifolia, Ulmus minor, Laurus nobilis, Alnus glutinosa, Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Rubus spp., Humulus lupulus, Rumex sanguineus, Urtica dioica, Carex pendula, C. remota, C. riparia, C. otrubae, Lycopus europaeus, Iris foetidisssima, I. pseudacorus, Ranunculus ficaria, Lythrum salicaria, Lysimachia vulgaris.

Riferimento sintassonomico

I boschi termofili  di Fraxinus oxycarpa vengono riferiti in Italia all'associazione Rubio peregrinae-Fraxinetum oxycarpae Biondi & Allegrezza 2004 attribuita all’alleanza Populion albae Br.-Bl. ex Tchou 1948 (Ordine Populetalia albae Br.-Bl. ex Tchou 1948, classe Querco-Fagetea Br.-Bl. & Vlieger in Vlieger 1937).

Il bosco dell’associazione Rubio peregrinae-Fraxinetum oxycarpae può rinvenirsi sia lungo i versanti in corrispondenza di fossi o piccoli corsi d’acqua, sia nei tratti pianeggianti del corso d’acqua e presso la foce.

In Toscana sono presenti cenosi miste di Fraxinus oxycarpa e Quercus cerris (Q. pubescens assente o sporadica), riferibili a questo habitat. Tali formazioni sono situate su versanti a debole inclinazione o in stazioni subplaniziarie, con presenza di vene idriche superficiali. La ricchezza floristica è notevole in quanto partecipano al popolamento sia elementi termo-sciafili che mesoigrofili e mesofili. Per queste cenosi è stata utilizzata l'associazione Fraxino oxycarpae-Quercetum cerridis (Scoppola et Filesi 1995) Foggi, Selvi et Viciani 2000

Dinamiche e contatti

I boschi a frassino meridionale possono essere in contatto catenale con i boschi ripariali a pioppi e salici degli habitat 91E0* “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)” e 92A0 “Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba” e con boschi più termofili della classe Querco-Fagetea tra i quali i querceti dell’habitat 91AA* “Boschi orientali di quercia bianca” e Quercetea ilicis e con l'habitat 91F0 "Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris)".

I rapporti dinamici sono stati studiati in particolar modo per l’associazione Rubio peregrinae-Fraxinetum oxycarpae nella pianura alluvionale del Fiume Musone nelle Marche centrali (Biondi et al., 2002)e in un tratto della falesia a sud del Monte Conero (Biondi et al., 2005 in press). Nel primo caso si è osservato che le formazioni preboschive sono rappresentate da aggruppamenti a Ulmus minor, il mantello del bosco e le formazioni arbustive di recupero sono dominate dal Rubus ulmifolius e attribuite all’associazione Clematido vitalbae-Rubetum ulmifolii Poldini 1980 mentre la vegetazione di post coltura è rappresentata dall’associazione Senecio erucifolii-Inuletum viscosae Biondi & Allegrezza 1996 nella subassociazione lotetosum tenuis Biondi et al. 2002 e in situazioni di minor umidità dall’associazione Loto tenuis-Agropyretum repentis Biondi et al. 1997 mentre la vegetazione infestante le colture, infine, viene riferita all’associazione Alchemillo arvensis-Matricarietum chamomillae (Tx. 1937) Pign. 1953.

Il frassineto che si sviluppa in corrispondenza di micromorfologie impluvianti della formazione della Formazione della Scaglia Cinerea lungo il tratto di falesia del versante meridionale del Monte Conero, attribuito anch’esso all’associazione Rubio peregrinae-Fraxinetum oxycarpae presenta un mantello dell’associazione Lonicero etruscae-Cornetum sanguineae Biondi et al. 2002 che nelle aree a maggior stabilità idrogeologica tende ad invadere aree più ampie con la variante ad Arundo pliniana mentre nelle aree soggette a minor stabilità si sviluppano formazioni dense monospecifiche a canna del Reno dell’associazione Arundinetum plinianae Biondi et al. 1989 e nelle aree di recente distacco delle frane si sviluppa l’associazione Dauco carotae-Tussilaginetum farfarae Biondi et al. 1989.

Specie alloctone

Robinia pseudoacacia, Tamarix sp.pl., Ailathus altissima, Amorpha fruticosa, Phytolacca dioica.

Distribuzione dell’habitat in Italia

Toscana, Marche, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

Confusione con: il Manuale EUR27 specifica che nell’habitat non devono essere compresi i boschi alluvionali né quelli di forra. Nell’Italia peninsulare, tuttavia, i boschi termofili di frassino meridionale si rinvengono prevalentemente in zone costiere o subcostiere, quasi sempre in prossimità della foce dei fiumi o lungo il loro corso come formazioni ripariali o comunque in zone alluvionali con falda freatica alta che provoca l’inondamento dei terreni. Ciò può generare confusioni con l’habitat 91F0 “Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris)” al quale vanno riferiti i frassineti alluvionali che si impaludano per buona parte dell’anno, con l’habitat 91E0* “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)” che non include i frassineti a frassino meridionale e con l’habitat 92A0 “Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba” a cui vanno invece riferiti i boschi ripariali che si sviluppano lungo le sponde e strettamente collegati alla dinamica fluviale.

L'associazione Carici remotae-Fraxinetum oxycarpae, ampiamente distribuita in Italia, prevalentemente lungo il versante adriatico (Pedrotti, 1984), individua boschi ripariali dal livello del mare fino a 600-700 m e boschi alluvionali quando si sviluppa in posizione retrodunale o interdunale. Entrambi le tipologie rientrano pertanto nell’habitat 91F0 "Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris)".

Problema tassonomico: non viene specificata se si tratti solo della subspecie nominale (angustifolia Vahl) che ha una distribuzione mediterraneo occidentale e che in Italia, secondo Conti et al., è presente solo in Sicilia o anche della subspecie oxycarpa (Willd.) Franco & Rocha Afonso che ha una distribuzione mediterraneo orientale (from NE Spain eastwards).

Riferimenti Bibliografici

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Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Edoardo Biondi (e.biondi@univpm.it), Simona Casavecchia (s.casavecchia@univpm.it)