Oasi Alviano Habitat Italia Valsorda, Gualdo Tadino
mostra didascalie (in ogni campo)

65: Formazioni erbose mesofile

6520: Praterie montane da fieno

englishMountain hay meadows

Triseteto con Sanguisorba officinalis (Braies - BZ), Michele Cassol

Triseteto (Primiero - TN), Cesare Lasen

Codice CORINE Biotopes

38.31 (Alpic mountain hay meadows)

Codice EUNIS

E2.3 (Prati da sfalcio montani)

Regione biogeografica di appartenenza

Alpina, Continentale

Descrizione generale dell’habitat

english

Species-rich mesophile hay meadows of the montane and sub-alpine levels (mostly above 600 metres) usually dominated by Trisetum flavescens and with Heracleum sphondylium, Viola cornuta, Astrantia major, Carum carvi, Crepis mollis, C. pyrenaica, Bistorta major, (Polygonum bistorta), Silene dioica, S. vulgaris, Campanula glomerata, Salvia pratensis, Centaurea nemoralis, Anthoxanthum odoratum, Crocus albiflorus, Geranium phaeum, G. sylvaticum, Narcissus poeticus, Malva moschata, Valeriana repens, Trollius europaeus, Pimpinella major, Muscari botryoides, Lilium bulbiferum, Thlaspi caerulescens, Viola tricolor ssp. subalpina, Phyteuma halleri, P. orbiculare, Primula elatior, Chaerophyllum hirsutum and many others.

Frase diagnostica dell’habitat in Italia

Praterie mesofile, più o meno pingui, montano-subalpine, ricche di specie. Di norma falciate, ma talvolta anche pascolate in modo non intensivo. Prevalgono elementi di Poo-Trisetetalia ai quali si associano, talvolta, componenti di Nardetalia, Seslerietalia e/o Festuco-Brometea.

Sottotipi e varianti (compilare se necessario)

Combinazione fisionomica di riferimento

Trisetum flavescens, Heracleum sphondylium, Viola cornuta, Astrantia major, Carum carvi, Crepis mollis, C. pyrenaica, Bistorta major (Polygonum bistorta), Silene dioica, S. vulgaris, Campanula glomerata, Salvia pratensis, Centaurea nemoralis, Anthoxanthum odoratum, Crocus albiflorus, Geranium phaeum, G. sylvaticum, Narcissus poeticus (=N. radiiflorus), Malva moschata, Valeriana repens, Trollius europaeus, Pimpinella major (subsp. rubra),  Muscari botryoides, Lilium bulbiferum, Thlaspi caerulescens, Viola tricolor ssp. subalpina, Phyteuma halleri, P. orbiculare, Primula elatior, Chaerophyllum hirsutum, Alchemilla spp., Cirsium heterophyllum, Agrostis capillaris, Centaurea pseudophrygia, Primula veris, Achillea millefolium agg., Carduus carduelis, Centaurea nigrescens subsp. transalpina, Cirsium heterophyllum, Crocus albiflorus, Dactylis glomerata, Dianthus barbatus, Dianthus superbus subsp. alpestris, Euphorbia verrucosa, Festuca pratensis, F. nigrescens, Galium mollugo, Leontodon hispidus subsp. hispidus, Leucanthemum ircutianum, Lilium martagon, Myosotis sylvatica, Orchis mascula, Paradisea liliastrum, Poa trivialis, Poa pratensis, Rhinanthus alectorolophus, R. freynii,  Rumex alpestris, Sanguisorba officinalis, Scorzonera rosea  Taraxacum officinale agg. (degradazione se eccessivo), Thalictrum simplex,  Traunsteinera globosa, Trifolium pratense, T. repens, Veratrum album, Veronica chamaedrys, Vicia sepium,  Poa alpina, Ranunculus montanus agg., Chaerophyllum aureum, Anthriscus sylvestris, (degradazione se eccessiva) Campanula scheuchzeri, Festuca rubra, Polygonum vivparum, Lotus corniculatus, Campanula rhomboidalis, Polygonum alpinum, Tragopogon pratensis, Colchicum alpinum, Vicia cracca, Astragalus danicus, Chaerophyllum hirsutum ssp. villarsii.

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Riferimento sintassonomico

I prati pingui montano-subalpini sono espressione della classe Molinio-Arrhenatheretea R. Tx. 1937 em. R. Tx. 1970 e dell'ordine Poo alpinae-Trisetetalia Ellmauer et Mucina 1993. Essi includono le comunità dell'alleanza Polygono-Trisetion Br.-Bl. et R. Tx. ex Marshall 1947 nom. inv.

Dinamiche e contatti

Anche per le comunità afferenti a 6520, si tratta  di situazioni determinate dall’utilizzo  antropico. La vegetazione potenziale, sia nella fascia montana che in quella subalpina, è sempre di tipo nemorale. I triseteti sono stati ricavati, storicamente, a scapito di faggete, abieteti, peccete e lariceti o larici-cembreti. In prossimità dei prati il larice è spesso tra le specie più competitive e  si sviluppa sui lembi abbandonati. Frequenti sono gli stadi di incespugliamento con ingresso di specie arboree, soprattutto conifere. In versanti a sud l’abbandono favorisce anche stadi cespugliati con ginepri e rose selvatiche. Numerosi prati falciati, che un tempo erano sicuramente da riferire ai triseteti, sono oggi abbandonati e solo sporadicamente pascolati da ovini. Soprattutto sui terreni decalcificati l'abbandono dei triseteti porta spesso alla formazione di orli vistosi dominati da Chaerophyllum aureum. I contatti catenali sono anch’essi condizionati dalla morfologia di dettaglio e dall’uso pregresso del suolo. Oltre a boschi e cespuglieti, anche torbiere, megaforbieti, rupi e detriti possono essere situati a stretto contatto.

Specie alloctone

Distribuzione dell’habitat in Italia

Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio

● Dato già presente in BD Natura 2000 e confermato
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma dubbio
● Dato già presente in BD Natura 2000 ma errato
● Dato nuovo
● Dato probabile

Note

La distinzione rispetto a 6510 “Praterie magre da fieno a bassa altitudine Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis” resta fondata su fattori ecologici (altitudine, innevamento) oltre che su indicatori floristici. Si dovrà prestare attenzione agli arrenatereti di alta quota con i quali possono insorgere confusioni per la presenza di megaforbie. I contatti, a mosaico e legati alla gestione, con altre formazioni erbacee (soprattutto 6230 “Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell'Europa continentale)”, meno frequentemente 6210 “Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee)”) confermano che si possono osservare facies molto diversificate anche in territori circoscritti.

Riferimenti Bibliografici

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MARCHIORI S., SBURLINO G., 1989. Aspetti vegetazionali dell'Altopiano dei Set­te Comuni con particolare riguardo alle stazioni di prelevamento di Dactylis glomerata L.. In "Ricerche sulla differenziazione tra le popolazioni italiane di Dactylis glomerata L.". Atti Ist. Bot. Lab. Critt. Univ. Pavia, s. 7, v. 8, suppl.: 45-49.

POLDINI L., ORIOLO G., 1995. La vegetazione dei prati da sfalcio e dei pascoli intensivi (Arrhenatheretalia e Poo- Trisetetalia) in Friuli (NE Italia). Studia Geobotanica, 14, suppl. 1 (1994): 3-48.

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SBURLINO G., BINI C., BUFFA G., ZUCCARELLO V., GAMPER U., GHIRELLI L., BRACCO F., 1999. Le praterie ed i suoli della Valfredda (Falcade-Belluno, NE Italia). Fitosociologia 36 (1): 23-60.

SCOTTON M., MARINI L., PECILE A., RODARO P., 2005. Tipologia dei prati permanenti del Trentino orientale. Istituto Agrario San Michele all’Adige. 130 pag. + tabella.

Riferimenti Bibliografici online

Nomi dei compilatori con e.mail

Cesare Lasen (cesarelasen@tele2.it), Giovanni Sburlino (sburlino@unive.it